May 1, 2025

Giochi fatti per la Provincia di Brindisi dove si affronteranno due grossi listoni trasversali. Uno composto da PD, Area Popolare/NCD, PSI e Forza Italia, l’altro con Cor, Noi Centro, Fratelli d’Italia e UDC.

Ad annunciare per primi la formazione della lista unitaria sono stati i segretari di Pd (Maurizio Bruno) Area Popolare (NCD), Domenico Tanzarella (PSI) e Antonio Andrisano (Fi).
Scrivono in un comunicato diramato esclusivamente a qualche organo di stampa “Con grande senso di responsabilità nei confronti dei cittadini brindisini, le Segreterie Provinciali di Pd, FI, AP-NCD e PSI si sono tempestivamente attivate per la formazione di unica lista unitaria che raggruppasse le forze politiche presenti sul territorio: obiettivo realistico e doveroso specie in ragione del delicato momento che vivono, in primo luogo, i lavoratori dell’ente”.

I partiti esclusi (o non aderenti) hanno risposto riunendosi in un secondo listone che comprende Noi Centro, Cor, Fratelli D’Italia e UDC.

 

Ovviamente non sono mancate le polemiche per gli accordi intrapresi tra forze politiche lontane ideologicamente e, in alcune occasioni, senza passare dalla condivisione interna ai partiti.
In aperta protesta con la decisione dei vertici di Forza Italia, da San Donaci, l’avv. Lelio Lolli rende nota la “volontà di lasciare Forza Italia e l’incarico di responsabile provinciale del dipartimento regionalismo federalismo e identità territoriali”.
“Le scelte operate dal coordinamento provinciale e regionale nella composizione della lista per il rinnovo del Consiglio Provinciale – scrive Lolli – mortificano il territorio che rappresento e la politica coerente di opposizione al PD, da me fatta in questi anni in seno al Consiglio Comunale di San Donaci”.

“Ancora una volta – conclude – non si è minimamente pensato di coinvolgere la base e ancora una volta la decisione di accordi politici di dubbio gusto mi viene prospettata come la migliore soluzione. Per questo motivo, con profondo rammarico e tristezza, lascio il partito in cui ho creduto e per il quale ho combattuto fino ad oggi”.
Secondo alcune voci accreditate Lolli potrebbe aderire al Movimento “Noi Con Salvini”.
A Brindisi, invece, si alza la protesta del consigliere comunale Antonio Elefante, critico con il segretario provinciale Bruno (che, tra l’altro è Sindaco di Francavilla Fontana e Presidente della Provincia):
Scrive l’ex segretario cittadino di Brindisi: “il periodo post Referendum doveva servire a tutti noi, popolo del PD, del SI e del NO, per una profonda riflessione interna ad un Partito che, da troppo tempo, aveva perso quella sua vocazione collettiva alla discussione e all’ascolto e per evitare anche di continuare a prendere decisioni sbagliate e lontane da quei bisogni che il pd dovrebbe rappresentare.

Mentre a livello nazionale lo stesso Segretario Renzi ammette un necessario ritorno del PD verso la sinistra ( con una evidente autocritica), in provincia di Brindisi assistiamo puntualmente al solito caberet politico, dove i comici di questo divertente spettacolo non sono altro che i nostri rappresentanti del Partito Provinciale e di chi ne tira le fila in maniera nemmeno tanto misteriosa. Sono gli stessi protagonisti delle ultime nomine al consorzio ASI.”

Continua Elefante: “Non può essere che un partito come il nostro, strutturato in ogni suo livello e presente in tutti i comuni della provincia arrivi alle ore 20:00 del sabato sera, sprovveduto e all’oscuro delle più minime decisioni riguardo le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale i cui candidati vanno presentati entro le ore 12:00 di domani lunedì 19/12.

Ancor peggio non c’è stata nessuna consultazione, nessun direttivo, nessuna riunione, in poche parole nessuna discussione tra gli iscritti, i dirigenti e i consiglieri interessati, per capire quale sarebbe stata la nostra posizione in merito”.

Continua Elefante: “Non siamo stati messi nelle condizioni di conoscere chi sarebbero stati i nostri candidati, chi i nostri alleati e se ci sarebbe stata una lista unica o contro chi, eventualmente, avremmo dovuto elettoralmente misurarci.

Da articoli di giornali o indiscrezioni varie abbiamo saputo della alleanza politica con Forza Italia frutto di trasformistici accordi tra cabarettisti della provincia che senza mai sottoporsi ad alcun confronto politico decidono tra persone le sorti di un intero Partito.

È il solito gioco di prestigio dei soliti prestigiatori che pensano di decidere per tutti, non solo a danno del Partito Democratico della città. Con le loro scelte e con il loro trasformismo di potere stanno complicando il destino di una città intera che ha pagato per troppo tempo scelte e uomini sbagliati.

Anche questa volta il Partito Democratico di Brindisi si indigna e mette a conoscenza i suoi Dirigenti, i suoi iscritti e i suoi cittadini, perché c’è anche un PD che non sta a questi giochi di prestigio che tendono ancora una volta a tenere il partito della città isolato e debole”.

 
 

Ovviamente critici verso l’alleanza PD-Fi anche Cor ed Udc che stanno dall’altra parte. Per Ciracì (Cor) “Che Forza Italia sia ormai alla svendita politica, praticamente in saldo, non è una novità, ma che il Pd di Emiliano ancora una volta, in provincia di Brindisi, si distingua per alimentare confusione e cattiva politica, fa davvero specie. Vuol dire che non ha imparato la lezione delle comunali di Brindisi.
Per Curto (UdC): “Con questa scelta Forza Italia, almeno a Brindisi, pone definitivamente la parola fine a qualsiasi ipotesi di ricostituzione dell’originario centrodestra, semplificando però (e gliene siamo profondamente grati!) le future scelte politiche di chi negli ultimi tempi aveva cercato di spendersi in tale direzione”.

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