Hanno guadagnato due milioni di euro senza dichiararli al Fisco.
E’ questa l’accusa mossa dai finanzieri di Brindisi a tre avvocati civilisti di Fasano.
Secondo la verifica eseguita dai baschi verdi ed avvalorata da indagini bancarie sui conti correnti dei tre professionisti, l’evasione fiscale supererebbe l’importo di 700.000 euro tra imposte dirette ed Iva nel solo quadriennio dal 2009 al 2012.
Dalle indagini è emerso che i tre avrebbero costituito uno studio associato di fatto ma avrebbero celato i compensi comuni derivanti dall’attività. I due avvocati più giovani avrebbero dichiarato singolarmente redditi di poco superiori a 1000 euro mensili mentre quello più anziano, pur dichiarando ricavi vicini ai 100.000 euro annui, portava in detrazione tutte le spese inerenti lo studio.
Dalla documentazione, sia extracontabile sia bancaria, è stato ricostruito il giro d’affari dello studio nei quattro anni in cui si è concentrata l’indagine. Sono emersi redditi per 1,9 milioni di euro e Iva evasa per 380.000 euro. I tre sono stati denunciati.
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