Di seguito pubblichiamo integralmente una lettera aperta di Simona Pino D’Astore (candidata Sindaco del Fronte Civico) ai commercianti di quartiere di Brindisi
Caro brindisino, commerciante di periferia, elettore disilluso,
a te che operi da anni fra mille difficoltà, abbandonato a te stesso da tutte le amministrazioni, voglio svelare un segreto. I politici di professione che ci hanno amministrato negli ultimi 30 anni almeno, hanno deciso che dovevi restare in questo stato di emarginazione, utile a prometterti l’incremento di lavoro ad ogni campagna elettorale con proclami di sviluppo per la città.
CAMBIA LO STATO DELLE COSE, AIUTAMI AD AIUTARTI.
Il mio progetto è un “ritorno al futuro”, facendo capire ai brindisini, come si può riscoprire il negozio di vicinato, il bar, la pizzeria, il ristorantino, come valore reale per dare impulso all’economia cittadina che, fortunatamente, vede ancora piccole aziende a conduzione famigliare che resistono.
Da figlia di commerciante che ha visto spegnere suo padre lavorando, non posso lasciarvi nel limbo dell’immobilismo che ha portato questo stato di cose.
Nelle periferie vivono migliaia di cittadini, capaci ancora di sognare un futuro diverso, migliore: COSTRUIREMO DELLE CITTA’ NELLA CITTA’. dove i piccoli imprenditori avranno un loro ruolo importante, determinante e dove i cittadini capiranno attraverso campagne di sensibilizzazione quanto è importante spendere il proprio denaro, nel posto dove si abita. Brindisi è fatta di realtà di quartiere che sono e devono essere la sua parte vitale. Una piazzetta può diventare un’area verde attrezzata, locali comunali possono diventare luoghi dove realizzare le vostre attività commerciali o artigiane, aree abbandonate recuperate possono essere campi di calcio, di pallavolo, di basket (i migliori campioni sonoragazzi cresciuti giocando in strada), un capannone può essere trasformato in un centro di aggregazione e recupero sociale, può essere concretizzata l’apertura di un mercato rionale, dando ai residenti la possibilità di viverlo come luogo di scambio e sociale e fonte di attrazione degli abitanti di altri quartieri. Esistono fondi nazionali ed europei per farlo, da sempre, QUELLO CHE E’ MANCATO E’ LA VOLONTA’ POLITICA. Al politico di professione non interessa qualcosa dove non ci sia profitto personale.
Se si potesse osservare in modo accelerato, come una moviola al contrario, il lento movimento delle trasformazioni urbane, si vedrebbe che nei secoli molti luoghi prima periferici sono diventati centrali.
La dismissione delle circoscrizioni è stata un danno per i cittadini: un ASSESSORATO AI QUARTIERI PERIFERICI, le sostituirà, sollecitando la creazione di comitati di quartiere che, alla stregua di un piccolo consiglio comunale, proporanno le loro istanze con cadenza periodica.
IL NEGOZIO DI QUARTIERE NON DEVE MORIRE.
Esigerò il blocco dell’apertura di nuovi centri commerciali nel territorio del Comune di Brindisi che fungono da banche sanguisughe dei brindisini senza restituire nulla in cambio neanche in termini di posti di lavoro. Anche questo per la tutela dei piccoli e medi commercianti rispetto alla grande distribuzione ed un riequilibrio dell’offerta commerciale tra le diverse zone della città.
Provvederemo alla creazione di un fondo comunale per il commercio, sull’esempio di altre città italiane che costituisca un aiuto economico per i commercianti in crisi tale da permettergli il rilancio dell’attività economica.
Elaboreremo ed attueremo un programma di eventi culturali e artistici, che ci facciano soprattutto riscoprire la nostra brindisinità che copra tutto l’anno, da svolgersi nei fine settimana al fine di invogliare i brindisini a riviverlo nuovamente e preferirlo ai centri commerciali per i loro acquisti.
Simona Pino d’Astore
Candidato sindaco di Brindisi
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