May 5, 2025


Proseguono a Mesagne “I Venerdì dell’Antiracket”, organizzati dalle associazioni “Fai Antiracket Mesagne Associazione Legalità e Sicurezza” e “Giuseppe Di Vittorio”, in collaborazione con la FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane) e l’Amministrazione Comunale di Mesagne.

 

Venerdì 13 Aprile us si è svolto il primo appuntamento con Tano Grasso, Andrea Apollonio e Giovanni Bianconi.
Il prossimo Venerdì , il secondo incontro con Lirio Abbate.

 


Venerdì 20 Aprile 2018 alle ore 18.30 presso l’Auditorium dell’Associazione Di Vittorio sito in Via Castello a Mesagne, Presentazione del libro “ La Lista. Il ricatto alla Repubblica di Massimo Carminati” di Lirio Abbate, saggista e giornalista, vice direttore l’Espresso – interverranno l’autore, il Prefetto Santi Giuffrè (Commissario straordinario del Comune di Brindisi, già Commissario Nazionale Antiracket), il Dott. Maurizio Masciopinto (Questore di Brindisi), Pompeo Molfetta (Sindaco di Mesagne), Fabio Marini (Presidente Antiracket Mesagne), Mario Sconosciuto (Già Sindaco di Mesagne), Damiano Franco (Socio Ass. Di Vittorio e già Sindaco di Mesagne);

Venerdì 27 Aprile 2018 terzo e ultimo appuntamento con la presentazione del libro “Alle Mafie diciamo noi” di Gianni Bianco (giornalista, vice caporedattore della cronaca del Tg3 Rai Nazionale) e Giuseppe Gatti (sostituto procuratore della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari)
 

3 Comments

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    Lorenzo Fani
    24 Aprile 2018

    Questo signore, già censurato dal compiando ex capo della polizia di essere “mafiologo” ai tempi delle sue comparse in televisione dopo l’attentato alla Morvillo Falcone.
    Lo sa che a Mesagne chi vende i libri in queste “presentazioni” esce dalla stessa abitazione, pure dalla stessa visura camerale… DI CHI A QUEL RACKET CHE TANTO HA RESO FAMOSA MESAGNE CI HA VENDUTO LE ARMI? perché se no come ha detto qualcun altro
    se tutto è mafia, poi nulla e mafia.
    Lui che se scrive ricercando le fonti, avrà pure modo di apprendere dove va a mettere piede.

    • Rispondi
      Patrizia
      24 Aprile 2018

      Pure da personaggi istituzionali ANCORA IN CARICA… che da questa “famiglia” acquistavano anche armi e munizioni per i locali vigili urbani”! Tramite la sua copertura legale E CHE NON HANNO LESINATO INSULTI alla popolazione mesagnese in zona, o in giro per il mondo… tramite comunicati che così li pompano ma in realtà ancora a leggerli potete vedere a quale professore di italiano addossare altre colpe.
      E vengono a parlare di mafia capitale… guardate che personaggi autorevoli ve l’hanno dato già del “mi dispiace per i mafiologi” proprio 2 giorni prima che si chiudessero quelle indagini, per le cose che oggi si recuperano in un secondo… così come chi in zona ha lasciato il segno facendo il magistrato, per errore o meno ha lasciato pure il segno sulla carta stampata, dicendo la mafia talvolta oggi entra anche il libreria… ammesso che per chi ha la nomina e non è invisibile ce ne fosse bisogno.
      Per quei comunicati… che di sicuro nelle intenzioni tenevano a raggruppare pecore: Mesagne una medaglia alla vergogna! non alla legalità! Qualcuno la smetta di credere di essere in una festa privata!

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    Daniela
    26 Aprile 2018

    Per la serie: “badano a mafia capitale, potrebbero guardarsi in casa propria” anzicchè vedere di allargare…
    secondo me le tirate di orecchie sono già arrivate di fronte a tanto scandalo… non so se vi ricordate un recente presidente del consiglio in giro a Matera mentre a Mesagne si svolgeva un convegno… sul illegalità! Il quale disse disse davanti alle telecamere: “quando si ha sentore di certi fenomeni, bisogna portare a processo! non fare i convegni sociali”.