In trincea sulla razionalizzazione delle spese: “la situazione era insostenibile”. Alla ricerca di un compromesso tra il bilancio ed il pubblico servizio: “i risparmi di spesa sono un obbligo assoluto ma lo sono ancora di più i servizi sociali che siamo chiamati a garantire”.
Dal 3 Gennaio 2013 Gianluca Quarta dirige l’Azienda Servizi Farmaceutici del Comune di Brindisi, una società a completo capitale pubblico che gestisce le due farmacie, quella Via Grazia Balsano e quella del Quartiere la Rosa.
E’ partito come liquidatore di una società allo sbando, oberata da pesanti debiti (“nel 2011 la perdita era stata di oltre 110mila euro, nel 2012 – addirittura 280mila”). Nonostante lo scetticismo iniziale, ha creduto di poter ridare slancio ad un servizio pubblico e risanare le finanze. Ed oggi, con orgoglio, può dire di avercela fatta. Lo stato di liquidazione è stato revocato e l’azienda è tornata ad essere attiva. Quarta – ovviamente – è stato riconfermato alla guida. Adesso non è più liquidatore ma amministratore.
Ma tanta acqua è passata sotto i ponti per poter annunciare l’ottimo risultato.
Sulla scrivania ha trovato i conti in rosso. Le “Farmacie”, per molto tempo, sono state dei buchi neri nel bilancio del Comune di Brindisi. In 14 anni hanno bruciato qualcosa come 2.5 milioni di euro. E, come se non bastasse, in pochi si erano mai accorti dei servizi aggiuntivi offerti al pubblico.
Quarta ha messo a punto un piano di risanamento aziendale e, già nel primo anno, la società ha avuto un utile netto di 2.500 euro. Il tutto pagando buona parte dei debiti contratti negli anni precedenti.
Come ha fatto, lo ha descritto lui stesso nel corso di un intervista rilasciata a Brundisium.net “La prima cosa che ho fatto è stata quella di tamponare le spese inutili. Una fra tutte. In precedenza le fatture venivano pagate con un ritardo anche di sei mesi e l’Amministrazione era chiamata ad accollarsi anche le spese per gli interessi. Ho saldato tutti i fornitori ed adesso paghiamo le fatture a vista, risparmiando circa 50-60.000 euro l’anno, oltre agli eventuali sconti garantiti dalle aziende“.
Una bella soddisfazione essere riuscito a far revocare lo stato di liquidazione…
“Beh si, lo ammetto. E’ stato commovente ascoltare le parole di elogio nei miei confronti e vedere che il consiglio comunale ha votato all’unanimità la revoca della liquidazione. E’ stato come togliermi un peso dallo stomaco ed ho dimostrato che i nuovi ed i giovani possono dare molto alla società e alla politica. Molti avevano storto il naso leggendo di “un dj alle farmacie”. Evidentemente non mi conoscevano e non sapevano che avevo già diverse esperienze manageriali. Il risultato è che in queste ore il notaio Corrado ha sottoscritto la revoca dello stato di liquidazione”.
Ottimi risultati sul versante dei conti. E il servizio pubblico?
“Certo, in questi due anni non abbiamo pensato solo alle casse. In questi anni abbiamo garantito medicinali e servizi anche gratuiti (tra gli altri spirometria e MOC). Abbiamo aiutato le associazioni di volontariato quali Admo, Ant, Aido. Abbiamo collaborato con Federspev. Abbiamo partecipato alla giornata del banco farmaceutico e lo facciamo anche quest’anno.
A proposito Sabato 14 Febbraio, l’ASF di Brindisi terrà aperte entrambe le farmacie comunali: i farmaci acquistati e donati presso la sede di via Grazia Balsamo saranno consegnati alla Federspev (Ambulatorio gratuito per tutti gli indigenti, gestito da medici in pensione, ubicato all’interno dell’ex Ospedale Di Summa) mentre quelli della sede di via Delle Mimose saranno consegnati alla Chiesa del Quartiere La Rosa.”
Adesso che sono stati appianati i debiti quali saranno le priorità?
“Ora è ragionevole produrre un’altra strategia. Penseremo ad erogare sempre più servizi al cittadino. Ho già in mente diversi obiettivi, voglio focalizzarmi su delle azioni chiave che renderanno visibile l’attenzione per i cittadini, soprattutto quelli più deboli.
Acquisteremo un Holter Ecg per garantire esami cardiologici gratuiti a tutti i cittadini, ci specializzeremo in prodotti per omeopatici e celiaci, organizzeremo giornate dedicate a visite specialistiche. Cominciamo a metà marzo con l’analisi gratuita delle intolleranze alimentari.”
E il bilancio?
“L’equilibrio economico-finanziario sarà sempre tenuto d’occhio. Pensi che l’anno scorso abbiamo chiuso con un utile ante imposte di 121mila euro. E nel solo mese di Gennaio 2015 abbiamo avuto un utile di 21mila euro, un grosso risultato se si pensa che persistono alcuni elementi di criticità legati alla natura di una società pubblica e alla crisi economica generale che attraversa l’intera economia ed in particolare questo settore. La soddisfazione maggiore è di aver raggiunto questi obiettivi senza rinunciare alla qualità. E la bontà dei risultati conseguiti dal Comune di Brindisi sono stati attestati dalla classifica del rating economico finanziario delle farmacie che vede la struttura di Via Grazie Balsamo al 32° posto su 28000 esercizi.”
Occorre evitare di snaturare l’immagine della farmacia comunale che deve continuare a essere un punto di riferimento per i bisogni della cittadinanza.
“E’ proprio così. Credo si debba trovare una soluzione equa tra l’offerta di prodotti di libera vendita ed il servizio pubblico. Ed ho piani concreti su questo aspetto. Abbiamo già aumentato i giorni e gli orari di apertura, implementando le aperture al sabato. Puntiamo ad incrementare la clientela con maggiore comunicazione delle iniziative e convenzioni con categorie e associazioni di volontariato, applicando scontistiche particolarmente interessanti. Infine vogliamo di ridisegnare i compiti della due farmacie.”
Cioè?
“La sede di via Grazia Balsamo sarà caratterizzata da più offerta di prodotti di libera vendita. Oltre alle specialità farmaceutiche classiche, promuoveremo nuovi prodotti. La sede di Via Delle Mimone, al quartiere La Rosa, sarà specializzata in servizi al cittadino. I servizi al cittadino devono essere visibili. La gente deve sapere che acquistando i farmaci alla Farmacia del Comune finanzia i servizi che saranno erogati gratuitamente a tutti gli abitanti di Brindisi“.
E – aggiungiamo noi – la gente deve conoscere (e saper distinguere) la buona amministrazione.
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