Gli investigatori della Squadra Volante del Commissariato della Città Bianca hanno chiuso il cerchio attorno a cinque giovani responsabili di diversi episodi di danneggiamenti aggravati e furti commessi all’interno della Scuola Pinto-Vitale e dell’annessa palestra di arti marziali.
I cinque giovani – età compreso tra 20 e 16 anni (A.A., L.M., A.Z., F.S. e C.T.) dovranno rispondere, in concorso tra di loro, di tentato furto aggravato, furto aggravato e ricettazione, oltre agli aspetti relativi a gravi danneggiamenti all’interno della citata struttura, commessi, per i quali l’Ufficio legale del Comune di Ostuni provvederà alla costituzione di parte civile nel conseguenziale procedimento penale.
La vicenda è venuta alla luce al termine di una articolata e complessa attività d’indagine.
Di seguito, i momenti salienti dell’attività come riportati in un comunicato stampa a firma del COmmissario Albano.
Dopo diversi episodi di danneggiamento e furti avvenuti all’interno dell’edificio scolastico statale, denominato Vitale, venivano allestiti degli appositi servizi di osservazione e di appostamento da parte di personale del Commissariato, finalizzati a scovare i malfattori e a porre fine agli antipatici gesti delinquenziali posti in essere, con una ricorrente sequenza notturna. In particolare, ad essere presa ripetutamente di mira, era stata la palestra di arti marziali ricompresa nel menzionato immobile che, da tempo immemore, funge all’interno del contesto cittadino anche da contenitore educativo finalizzato al recupero sociale di minori difficili e inseriti in contesti familiari rivedibili, in costante collaborazione con le realtà associative locali tese al recupero e graduale reinserimento sociale di minori che nello sport hanno trovato la loro boa di salvataggio.
Di fatti, gli ignoti malfattori, erano soliti introdursi all’interno del plesso, dopo aver divelto a malo modo gli ingressi, saccheggiando tutto ciò che si trovavano a portata di mano, quali porte, tappetini impiegati per gli esercizi fisici, borsoni da palestra, in un’occasione anche trafugati così come fu anche asportata, una bilancia elettrica professionale del valore economico di oltre 500 euro.
Inoltre, non paghi di ciò che ormai sistematicamente commettevano all’interno dell’edificio pubblico, a mezzo di bombolette spray, imbrattavano volgarmente le mura della citata palestra, rincalzando le incivili gesta, cospargendo i rotoli di carta igienica lungo tutto il tatami della medesima struttura, “disegnando” sullo stesso immagini minatorie e di dileggio dell’attività aggregativa portata a compimento da diverso tempo, solo ed esclusivamente per il gusto di arrecare uno spregio che ne determinava la forzata interruzione dell’attività.
Pertanto, durante un servizio di appiattimento all’interno del sito preso di mira, personale del Commissariato della Città Bianca, ad un certo punto, scorgeva all’interno del piazzale antistante la struttura, 2 individui, intenti ad armeggiare coi propri smartphone, in atteggiamento tipico da sentinella.
Prontamente bloccati, proprio onde evitare che potessero mettersi in contatto con eventuali complici, si procedeva all’ispezione dello stato dei luoghi interno, accedendo da una delle porte d’ingresso, quasi del tutto divelta e con evidenti segni di effrazione e coi relativi vetri superiori, totalmente mandati in frantumi.
Avuto accesso, si udivano dei rumori provenire dall’interno e, facendosi guidare dagli stessi, i poliziotti ostunesi giungevano ad identificare 3 altri individui, intenti nella perlustrazione degli arredi interni, alla ricerca di beni da poter asportare.
Contenuti i 5, anche con l’ausilio di altro personale sopraggiunto, venivano portati presso gli uffici di polizia per gli ulteriori accertamenti di rito.
Qui, si procedeva alla loro compiuta identificazione, all’esito della quale, 4 soggetti risultavano essere tutti sedicenni e tutti residenti in Ostuni come anche il 5° elemento, anch’egli residente nella Città Bianca, ma maggiorenne.
Le successive attività investigative venivano condotte in riferimento agli apparati cellulari in uso alla combriccola, l’analisi dei quali ed in particolare delle conversazioni whatsapp, permetteva di estrapolare messaggi che testimoniavano la preventiva preparazione dell’intrusione all’interno del pubblico edificio che era stata, con annessi effrazione e danneggiamento, ripresa da 1 dei 5, mediante la realizzazione di un apposito filmato che aveva la finalità di ritrarne “le gesta” per poterlo condividere su facebook, autocompiacendosi della sua realizzazione.
Inoltre, in riferimento agli episodi di furto e di danneggiamento anche a mezzo scritte murarie, come detto, i 5 ammettevano le loro responsabilità, rendendo agli investigatori ostunesi, spontanea dichiarazione di colpevolezza.
Anche il maggiorenne sceglieva la strada della collaborazione con gli inquirenti, fornendo agli stessi importanti indicazioni circa il ritrovamento di quanto avevano asportato la notte del 26 agosto del corrente anno, dall’interno della palestra di arti marziali presa di mira.
Di fatti, le successive attività di perquisizione, consentivano di rinvenire una bilancia elettronica professionale del valore di oltre 500 euro, perfettamente riconosciuta dai gestori della medesima palestra.
I 4 minori, all’esito della compiuta ricostruzione degli accaduti, come disposto dal PM di turno presso la Procura della Repubblica per i Minorenni, costantemente aggiornato circa l’evoluzione della faccenda, venivano affidati ai rispettivi genitori.
Il soggetto maggiorenne, valutato il suo stato di incensuratezza nonché la sua fattiva collaborazione circa il rinvenimento della citata refurtiva, veniva, d’intesa col PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, denunciato a piede libero.
Tutti e 5 rispondono in concorso fra di loro del reato di tentato furto aggravato; inoltre il maggiorenne e uno dei 4 minori, straniero ma da tempo residente in Ostuni, risponderanno altresì di furto aggravato circa l’evento delittuoso del 26.08. nonché di ricettazione della bilancia rinvenuta dagli operatori.
I servizi di controllo della giurisdizione di competenza da parte del personale del Commissariato di P.S. di Ostuni, proseguiranno nei prossimi giorni nell’ottica della sicurezza generale, da raggiungersi, anche a mezzo di sempre più auspicate forme di collaborazione da parte della collettività.
Ostuni, 06.09.2016
Il Dirigente
Commissario Capo Gianni Dr. ALBANO
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