Nel lontano 20.5.2015 la mia amministrazione ed in particolare il Dr. Caputo Domenico, Sandro Saponaro, Marcello Bracciale, Giuliana Giannone ed orlando Nasta oltre che Maurizio Parisi con delibera del 20.5.2016 destinò una parte delle indennità spettanti a Sindaco ed assessori oltre che al Presidente del Consiglio all’acquisto di 20 panchine da installare presso la chiesetta di S. Pio in c.da Artisti, nr. 100 sedie per la Chiesa in Campo di mare, e la differenza rispetto all’importo complessivo di €.4.601,60 quale contributo a favore della Paarrocchia di san Giovanni Bosco da destinare per la sistemazione del campo di calcetto.
Appena insediato Renna bloccò la pubblicazione della delibera, e solo dopo l’invio di una diffida la Dr.ssa Zippo ha provveduto in data 7.8.2015 a pubblicarla e renderla esecutiva.
E’ trascorso un anno e mezzo, ma il fatto grave è che l’Amministrazione Renna nel 2015 ha distratto le predette somme per finalità differenti pur sapendo che non poteva disporne in quanto si trattava non di importi del bilancio del Comune ma di nostri soldi destinati a finalità pubbliche (in buona sostanza ha pagato con i nostri soldi servizi che invece avrebbe dovuto pagare con soldi del Comune), ed a tutt’oggi non ha dato esecuzione alla delibera.
Appropriazione indebita, malversazione, abuso di ufficio od altri reati ancora possono essere ravvisabili in questa condotta o magari la stessa sarà ritenuta legittima, lo vedremo anche perché questa vicenda è stata oggetto di una denuncia penale a mia firma presentata innanzi alle competenti Autorità per cui riceverò una comunicazione di archiviazione nel caso in cui non dovesse ravvisarsi reato o altri riceveranno un avviso di garanzia.
Il fatto certo è che tanto nell’estate del 2015 che in quella del 2016 i fedeli della Chiesa in Campo di Mare non hanno potuto utilizzare le 100 sedie che noi avevamo donato con i nostri soldi; i residenti o i devoti di Padre Pio in c,da Artisti non hanno potuto utilizzar le 20 panchine da installare presso la chiesetta di S. Pio, e soprattutto il Parroco di San Giovanni Bosco non ha potuto utilizzare somme ritengo rilevanti per avviare la sistemazione dei campi di calcetto.
Mi rendo conto che con l’azione fraudolenta sono stati raggiunti due obiettivi: distrarre i soldi e pagare altro; non consentire ai soggetti beneficiari di conoscere il gesto che ha posto in essere a suo tempo la mia amministrazione (gli attuali Amministratori sono certo che, come soliti fare, faranno passare il messaggio che sono stati loro a destinare le somme); ma a parte queste miserie umane (caratterizzanti chi ci amministra) intanto l’Amministrazione Renna continua a trattenere per se somme e/o beni che dal 7.8.2015 (data di pubblicazione della delibera) avrebbe dovuto consegnare ai beneficiari.
Le Autorità che hanno ricevuto la mia denuncia, se riterranno, tengano conto che il reato continua ad essere perpetrato impunemente, i soggetti beneficiari e le Comunità interessate sappiano che dal 2015 avevano diritto a quanto riportato nella delibera che allego e che devono rivendicare quanto loro compete, il Sindaco sappia che è suo dovere coprire “l’ammacco di cassa”, l’appropriazione indebita od il furto dei nostri soldi perpetrato ai danni degli aventi diritto, per cui qualora non provvederà a dare esecuzione alla delibera entro il 15.11.2016, citeremo in giudizio il Comune in sede civile (notificando copia della citazione anche alla Corte dei Conti), per sentirlo condannare a ciò che era ed è suo obbligo fare: dare esecuzione alla delibera nr.86 del 20.5.2015 pubblicata il 7.8.2015 ed immediatamente eseguibile.
Naturalmente il maggior costo dell’acquisto e gli interessi al tasso legale saranno posti a carico di chi ha sbagliato.
P.S.: la consapevolezza del reato è pacifica, perché con delibera successiva l’Amministrazione ha deliberato che quando avrà finito di raccattare le somme provvederà a dare esecuzione alla delibera 86/2015. Come dire: ho speso soldi non miei, poi quando li avrò a disposizione pagherò i miei debiti, nel frattempo io continuo ad incassare le mie indennità (unico scopo del resto della loro permanenza sul Comune) ed a tutt’oggi, a distanza di un anno e mezzo, non ho dato esecuzione a nulla!
Copia della presente è stata inoltrata via pec alla Procura della Corte dei Conti ed alla Autorità ove si proceduto al deposito a suo tempo della denuncia querela.
Avv. Pasquale Rizzo
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