qui da queste parti è Brindistan …
una sorta di califfato meticcio …
le voci gutturali dei neri si mescolano alle kappa aspirate degli arabi … si muovono in gruppi rumorosi e multicolori …
circolano ragazzine nere con parrucche improbabili…
sono schiave prostitute che tutti facciamo finta di non vedere … arabi e mediorientali in qamis anche fuori dalla preghiera del venerdì … pochi kaftani …
ragazzi africani in jeans …
facile individuare i papponi …
sono quelli più silenziosi e palestrati …
un’altra razza …
più attenta e pericolosa …
siamo in pieno centro, a ridosso della stazione …
ed è già una porzione di territorio colonizzata …
una pizzeria per musulmani, un kebab, un negozio di telefonia gestito da egiziani, un supermercato gestito da ganesi aperto anche la domenica , un negozio di articoli cinesi e due altri per servizi internet frequentati solo ed esclusivamente da immigrati … le voci che si sentono sono le loro, inutile tentare di capire se litigano, si sfottono o si salutano soltanto …
chissà che si dicono …
mistero …
oggi scendo a far passeggiare il mio fuffy …
è una bella giornata di sole con quel fresco di tramontana dalla quale più tardi sarà meglio ripararsi …
sto bene per ragioni mie …
è una bella giornata e la serata lo sarà ancora di più …
sto rientrando …
una voce con marcato accento brindisino proveniente dal marciapiede di fronte apostrofa un signore che ho appena superato e che mi sta incollato dietro …
-Uè Salvatò, ti stà và ‘mbriachi no?
Salvatore è preso alla sprovvista, si guarda intorno e riconosce i suoi amici lì di fronte … sono in tre e se la ridono … tenta di smussare ignorando l’accusa
-Ciaù Rì
Rino insiste nello sfottò , ha fatto ridere i suoi amici e Salvatore sembra proprio la preda perfetta da non mollare per farsi quattro risate …
-Addò sta vai? Ti stà và ‘mbriachi?
l’attenzione dei pochi italiani che transitano su quel pezzo di corso è tutta per loro anche per mancanza di alternative linguistiche ….
Salvatore tenta ancora una volta di difendersi soprattutto ora che si sente osservato …
-Ce stà dici … vui addò sta sciati?…
Rino continua a ridere e insiste …
-Salvatò mi raccumandu stasera casumai no truevi la strada di casa
… i tre ridono a crepapelle e qualche sorriso inizia a comparire anche sui visi dei passanti frettolosi che sono costretti ad ascoltare questo duetto verace e leggermente cattivo …
ma Salvatore non ci stà a farsi chiamare ubriaco da quei suoi tre amici …
la gente è venuta a sapere del suo vizietto, forse qualcuno lo dirà ai suoi familiari, le facce delle persone sconosciute che passano cominciano a manifestare già un che di pena e di riprovazione … Salvatore deve difendersi in modo plateale e definitivo …
non serve che dica che non sta andando a bere …
non serve spiegare che magari è impegnato in tutt’altro …
non serve più niente …
i tre ridono e la gente che passa ha oramai emesso il suo verdetto: lui è un ubriacone …
un misto di rabbia e di vergogna forse si impossessa di Salvatore e forse non è la prima volta che deve difendersi da quell’accusa infamante …
deve rispondere in modo adeguato e colpire per fare male così come ne stanno facendo a lui …
e, in più, deve attrarre la stessa attenzione che la gente ha riservato a lui …
Salvatore si ferma di scatto, si gira verso il marciapiede di fronte sul quale i suoi tre amici stanno oramai passeggiando verso la stazione e parte :
-Uè Rì, lu sai pirceni bambata in cinta si grattava sempri?
ora è Rino che ha un attimo di esitazione … tutti noi siamo quasi fermi e aspettiamo che Salvatore ci sveli il mistero …
perchè la mamma di Salvatore quando era incinta si grattava sempre? …
orticaria? …
allergia? ….
vene varicose ? ….
la domanda rimane lì sospesa in aria senza risposta e siamo tutti attenti e ansiosi di sapere ….
sono decimi di secondo ma paiono eterni …
Salvatore ha i tempi comici nel sangue …
appena la nostra curiosità ha raggiunto l’acme è lui stesso a diradare le nubi dell’ignoranza ….
-pirceni tu ieri curnutu già prima cu nasci … ‘nformiti ….
Rino si guarda in giro … la gente ha sentito? … è vero ciò che dice quell’ubriacone di Salvatore? … che fare? … cosa rispondere …
Rino non ha tempo per pensare … si getta sull’ovvio …
-vafancul’acitemmalimuertu, mbriaconi …
ma Salvatore ha vinto, definitivamente, limpidamente, in modo schiacciante …ha informato l’universo mondo che Rino è cornuto e che il prurito di cui soffriva la madre incinta era dovuto a quelle piccole escrescenze sul cranio del feto …
ora Salvatore ha ripreso a passeggiare ed ha un fare altezzoso da vincitore …
gli sguardi benevoli che ora tributiamo a Salvatore per lui sono applausi a scena aperta …
se ne va con fare dinoccolato e sborone …
che tipo …
non credo che anche le grida che si scambiano gli immigrati contengano qualcosa di altrettanto teatrale …
non credo proprio …
oggi , alle ore 18, 20, a Brindisi, nei pressi dell’hotel Palazzo Virgilio .
Apunto Serni
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