May 5, 2025

Terremoto giudiziario a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi.
L’inchiesta sul fallimento della “Fiscalità locale”, la società partecipata per la riscossione dei tributi ha condotto ad una svolta clamorosa: la Procura di Brindisi ha chiesto ed ottenuto gli arresti domiciliari per l’attuale sindaco Pasquale Rizzo, per il suo predecessore Maurizio Renna e per il presidente del consiglio di amministrazione, Luigi Conte.
L’accusa per tutti è di bancarotta fraudolenta.
Oltre a Rizzo, Renna e Conte lo stesso reato è stato contestato a Giovanni Verdura, già presidente del cda di “Fiscalità Locale” ed Angelo Caforio, revisore della stessa società. Secondo l’accusa tutti hanno concorso “a cagionare il dissesto della società poi dichiarata fallita il 13 aprile 2017 mediante false comunicazioni sociali ex art. 2621 codice civile”.

Conte, assieme a Roberto Chiechi dovranno rispondere anche del reato di peculato perché avrebbero fatto entrare nelle casse della società somme di denaro che avrebbero dovuto confluire nelle casse del Comune.

Altre persone sono indagate a piede libero per peculato e corruzione in relazione all’affidamento di appalti per il verde.
Si tratta di Maurizio Renna, Cosimo Delle Donne, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, e Pietro Caputo, rappresentante legale della coop ‘Ad Maiora, in riferimento alla gara per l’affidamenti del servizio di sfalcio di erbe in tre zone comunali.
Sempre Renna e Delle Donne, sono accusati di turbativa della libertà degli incanti, in concorso con Maria Mariano, dipendente dell’ufficio tecnico e Pietro Caputo, della coop Ad Maiora, con riferimento alla “gara relativa allo sfalcio delle erbe infestanti con successiva pulizia dei luoghi, oltre alla raccolta ed al trasporto del materiale delle operazioni.
La Corruzione è, infine, il reato contestato a Delle Donne e Luca Cocciolo, amministratore di fatto della ditta “L.&L.” di San Pietro Vernotico in riferimento al servizio di potatura di 250 alberi nel centro abitato.

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