May 25, 2025

Un parco pubblico dove ore c’è il carcere. E’ questa la proposta di tutti i Consiglieri Comunali che compongono la commissione urbanistica del comune di Brindisi, ossia Francesco Cannalire (Iniziativa Democratica), Salvatore Brigante (Partito Democratico), Francesco Renna (Brindisi di Tutti), Giovanni Brigante (Sviluppo e Lavoro), Pietro Santoro (Forza Italia), Massimiliano Oggiano (La Puglia prima di tutto), Ilario Pennetta (Brindisi avanti veloce), Giuseppe  D’Andria (Noi Centro) e Antonio Ferrari (Centro Democratico).

La proposta (denominata “Azioni di riqualificazione urbanistica, di rigenerazione del decoro urbano e di contrasto alla marginalizzazione e al degrado sociale mediante abbattimento e delocalizzazione di un nuovo istituto penitenziario”) sarà portata all’attenzione del Consiglio Comunale.

 

Questo il testo integrale della Mozione che sarà portata all’attenzione dell’assise:

I Consiglieri proponenti riferiscono quanto segue:

 

Premesso che:

 il Governo con il comma 219 della legge 23 dicembre 2009 n.191 (Finanziaria 2010) ha inteso far fronte alla grave ed urgente emergenza dovuta al sovrappopolamento delle carceri, stanziando una somma iniziale di 500 milioni di euro a valere sul Fondo infrastrutture di cui alla legge 28 gennaio 2009 n.2 destinati, tra l’altro, all’attuazione di programmi per la realizzazione di nuovi infrastrutture carcerarie; 

il Decreto-Legge 30 dicembre 2009 n.195 con l’art. 17ter, ha dato attuazione alle disposizioni per la realizzazione urgente di istituti penitenziari, demandando al Commissario straordinario per l’emergenza conseguente al sovrappopolamento degli istituti penitenziari d’intesa con il Presidente della Regione e il Sindaco territorialmente competenti, i poteri di individuazione, per pubblica utilità, delle aree destinate alla realizzazione delle nuove strutture; 

il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) con deliberazione del 20 gennaio 2012 ha drasticamente ridotto, in ragione di razionalizzazione della spesa pubblica, la dotazione finanziaria di cui al comma 219 della legge 23 dicembre 2009 n.191, facendo attestare le disponibilità di fondi a circa 150 milioni di euro; 

in ragione della riduzione delle risorse economiche e del relativo definanziamento, il Comitato d’indirizzo e Controllo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in data 31 gennaio 2012, ha approvato, con ulteriori ridimensionamenti stabiliti dal Ministero della Giustizia, il piano carceri rimodulato, limitando gli interventi alla realizzazione di solo quattro nuovi istituti su tutto il territorio nazionale e all’ampliamento di qualche padiglione di istituti esistenti; 

la strategia alla base delle linee di azione del Piano carceri, è inserita in un visione istituzionale lungimirante volta a rivoluzionare le tecniche dell’esecuzione della pena mediante criteri di tutela della persona con il miglioramento delle condizioni di vita all’interno della struttura, delle condizioni di lavoro degli addetti alla sorveglianza e di ammodernamento infrastrutturale con l’utilizzo di nuove tecnologie che, è del tutto evidente, la Casa Circondariale di Brindisi, attesa la vetustà dell’immobile e l’inesistenza di spazi nuovi per ampliamenti infrastrutturali, non può assolutamente garantire;

il Comune di Brindisi con delibera di Consiglio Comunale n.107 del 18 novembre 2008 si è dotato di un Piano di rigenerazione urbana che individuava diverse aree particolarmente degradate, tra cui l’area insistente tra via Appia, via Ennio, via Giulio Cesare e via Imperatore Costantino coincidente con il penitenziario brindisino, demandando al R.U.P. Ing. Gaetano Padula gli atti consequenziali;

 il Documento Programmatico Preliminare al redigendo Piano Urbanistico generale, approvato con delibera di Consiglio Comunale n.61 del 25 agosto 2011, ha sostanzialmente recepito la vision strategica alla base del piano di rigenerazione cogliendone le aspettative e le priorità.

 

Considerato che:

 la Casa circondariale di Brindisi insiste su una zona nevralgica e la sua ubicazione rende impossibile il completo sviluppo dell’area circostante. L’area è localizzata in una zona altamente urbanizzata e per molti versi è da considerare il cuore della parte “moderna” della città, la sua collocazione rende ormai proibitiva la convivenza e l’integrazione con il tessuto cittadino sia per le difficoltà che si potrebbero registrare in caso di emergenza (arteria densamente trafficata) sia per la completa inesistenza di spazi per il potenziamento infrastrutturale; 

l’attuale area estesa per circa 15000 mq, racchiusa tra via Appia, via Ennio, via Giulio Cesare e via Imperatore Costantino, si presta a funzione di “cerniera” tra i quartieri Cappuccini e Commenda e che, se riqualificata, rappresenterebbe un’occasione unica per lo sviluppo del tessuto urbano in termini di offerta di spazi verdi attrezzati per la libera fruizione e di parcheggi di scambio interrati in grado di rivoluzionare i collegamenti urbani da e per il centro cittadino.

 

Atteso che:

 il Governo Italiano in sede di definizione dell’Accordo di Partenariato, strumento di programmazione nazionale dei fondi strutturali e di investimento europei assegnati all’Italia, sottoscritto a Bruxelles il 29 Ottobre 2014, coerentemente con gli obiettivi tematici prioritari posti dell’U.E., ha individuato negli interventi territoriali integrati una strategica via di sviluppo delle città medie;

 la Regione Puglia nel Piano Operativo 2014/2020 approvato con delibera di Giunta Regionale n. 1498 del 17 luglio 2014 e attualmente in fase di negoziazione ministeriale, ha fissato, tra i diversi assi prioritari e obiettivi tematici, gli indirizzi delle politiche di sviluppo di piani specifici, integrando i temi dell’energia sostenibile e delle smart-cities e della rigenerazione urbana.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

UDITA la relazione dei Consiglieri proponenti;

VISTO il Decreto Legislativo n. 267/2000;

VISTO il vigente Regolamento del Consiglio Comunale;

VISTO il parere dei Dirigenti preposti in ordine alla regolarità tecnica del presente atto;

VISTO il parere favorevole espresso all’unanimità dalla commissione Urbanistica sulla scorta del risultato delle votazioni innanzi riportate Ufficio del Consiglio Comunale

 

DELIBERA di fare proprie le premesse innanzi riportate;

DI TRASMETTERE la presente deliberazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Giustizia, al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Agenzia per la Coesione Territoriale, al Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie, al Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria, alla Regione Puglia e al Signor Prefetto di Brindisi;

DI RICHIEDERE l’istituzione di un tavolo interministeriale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per concordare le finalità e pianificare le modalità dell’intervento di cui in oggetto;

DI PREDISPORRE ogni opportuna iniziativa d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Agenzia per la Coesione Territoriale e il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica per l’inserimento dell’intervento nelle priorità del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) a valere sulla programmazione 2014/2020;

DI PREDISPORRE ogni opportuna iniziativa d’intesa con il Presidente della Regione Puglia e l’Autorità di Gestione per l’inserimento dell’intervento nelle priorità del Programma Operativo della Regione Puglia a valere sui Fondi Europei di Sviluppo Regionale 2014/2020;

DI INSERIRE tale intervento nel piano triennale delle OO.PP. 2015/2017 allegato al redigendo bilancio previsionale 2015;

DI DEMANDARE al R.U.P. Ing. Gaetano Padula l’iter degli atti tecnici per la realizzazione dell’intervento “Azioni di riqualificazione urbanistica, di rigenerazione del decoro urbano e di contrasto alla marginalizzazione e al degrado sociale mediante abbattimento e delocalizzazione di un nuovo istituto penitenziario”

DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134 comma 4° del Decreto Legislativo n. 267/2000.

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