November 19, 2025

L’associazione “Emotiva…mente Mesagne” che si preoccupa di migliorare la qualità della vita delle persone con epilessia in collaborazione con il “Piccolo Cinema Ken Loach”, un cinema unico nel suo genere, gestito da ragazzi tra gli 11 e i 18 anni coordinati sapientemente dalla regista Floriana Pinto, situato in Piazza Commestibili a Mesagne, proietterà venerdì 21 novembre alle ore 18,00, il cortometraggio “Fuori dall’ acqua”  apprezzato per il suo messaggio di speranza e lotta contro gli stereotipi sull’epilessia e che sottolinea come l’epilessia non debba bloccare la vita, inclusa la pratica sportiva, sebbene richieda precauzioni specifiche.

 

Il cinema Ken Loak non è un cinema commerciale, ma offre una programmazione gratuita e inclusiva di film, cortometraggi che spaziano su vari campi, pensata per un pubblico di tutte le età.

 

“Siamo orgogliosi di proiettare questo cortometraggio premiato al Giffoni Festival e proiettato anche all’80° mostra del cinema di Venezia” – affermano i responsabili dell’associazione “Emotiva…mente Mesagne“; questo ci permette di rappresentare tutte le persone con Epilessia. Raccontare, attraverso un susseguirsi di immagini ricche di emozioni, l’esperienza di un ragazzo con Epilessia, con le difficoltà legate alla condizione medica e la voglia di vivere una vita come quella di tutti gli adolescenti, rappresenta un successo per tutti i pazienti e caregiver. Vorremmo realizzare in collaborazione con le scuole di Mesagne di ogni ordine e grado, un cortometraggio per dimostrare che l’epilessia non deve essere un limite insormontabile, promuovendo un atteggiamento positivo e proattivo affermano i responsabili dell’associazione “Emotiva…mente“.

 

Bisogna creare una rete virtuosa con al centro la persona con epilessia, circondata da neurologi, dalle agenzie educative, in primis la scuola, dai diversi enti ma un ruolo di non poco conto lo rivestono le organizzazioni che si occupano di epilessia. “La forza delle associazioni è quella di unire energie, competenze e cuori per ricordare che l’epilessia non si affronta da soli, ma insieme.”

Comments are closed.