Di seguito riportiamo integralmente una comunicazione inviata dalla segreteria provinciale Confsal – Vigili del Fuoco, al Sottosegretario di Stato On. Gianpiero Bocci, ai parlamentari Pietro Iurlaro, Nicola Latorre, Salvatore Tomaselli, Vittorio Zizza, Elisa Mariano, Toni Matarrelli, al Prefetto di Brindisi Dott. Nicola Prete, al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Prefetto Dott. Alberto Di Pace, al Capo del C.N.VV.F. Alfio Pini, al Direttore Regionale VV.F. Puglia Michele Di Grezia, a Comandante Provinciale VV.F. Brindisi Carlo Federico e, per conoscenza, alle Segreterie Nazionale e Regionale Confsal VV.F.
OGGETTO: dotazioni organiche del personale operativo del Comando Provinciale VVF di Brindisi
Egregi,
con la presente la scrivente segreteria provinciale, in considerazione della grave situazione esistente presso il Comando Provinciale di Brindisi, dopo aver analizzato le “Linee di indirizzo per il riordino delle competenze e dell’organizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” presentate lo scorso 6 febbraio, sottolinea, ancora una volta, la totale discordanza tra le attuali dotazioni del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Brindisi e la realtà del territorio di competenza.
In particolare evidenzia come la pianta organica non possa essere frutto unicamente di un mero calcolo matematico, ignorando completamente le caratteristiche del territorio, il rischio specifico dello stesso e la peculiarità della “Terra di Brindisi”, da sempre frontiera dell’Europa e testa di ponte per tutto il Mediterraneo.
SOPPRESSIONE NUCLEO SOMMOZZATORI
L’ipotesi di soppressione del locale nucleo sommozzatori appare quanto mai scellerata. La decisione sembrerebbe essere dettata più da una scelta politica che da ragioni oggettive ed in totale assenza di criteri tecnicamente validi.
Si tenga conto, indicativamente e non esaustivamente, che esistono almeno 10 ragioni che contrastano con la scelta prospettata:
1) I nuclei pugliesi, oltre a coprire la regione Puglia, che a qualche distratto ricordiamo essere una penisola con circa 800 Km di costa, hanno competenza anche sulla regione Basilicata ed occasionalmente raggiungono la fascia ionica della Calabria.
2) Il nucleo di Brindisi ha una posizione baricentrica per tutto il territorio della penisola Salentina essendo in grado di raggiungere velocemente tutti gli scenari incidentali sia adriatici che ionici nonché tutte le acque interne.
3) La peculiarità del porto di Brindisi lo caratterizza oltre che per il traffico passeggeri anche per le caratteristiche uniche della conformazione visto che al suo interno fa convergere il cono di atterraggio e decollo della pista principale del locale Aeroporto del Salento, scelto oggi, come in passato, anche come bacino naturale per ammaraggio e decollo di idrovolanti per Albania, Montenegro e Grecia. L’Aeroporto del Salento, ospitante una base ONU, ottava categoria ICAO, con trend positivo di crescita, prevede nel piano di emergenza, tra gli altri, l’impiego dei mezzi navali e di tutte quelle competenze proprie
dei sommozzatori.
4) Il territorio di competenza è caratterizzato, insieme al resto della puglia, come il più carsico d’Italia con la concentrazione più elevata di grotte e cavità marine.
5) Il flusso turistico, ormai destagionalizzato, fa aumentare il rischio in modo sproporzionato rispetto ad altre realtà nazionali, considerando un territorio che vanta al proprio interno oltre al porto di Brindisi e Gallipoli il porto di Otranto in fase di ampliamento.
6) In ordine ai paventati risparmi di gestione, si evidenzia come l’età media dei componenti il nucleo sia la più bassa rispetto a tutti gli altri nuclei che invece inevitabilmente negli anni dovranno essere potenziati e rimpiazzati.
7) Il nucleo già oggi conta 8 unità e con un piccolissimo sforzo potrebbe da subito coprire addirittura 2 turni rispetto a quello unico oggi ricoperto.
8) La demotivazione indotta dall’assenza di certezze e prospettive future genera quel malcontento che non dovrebbe contraddistinguere persone altamente specializzate, fiore all’occhiello del Corpo Nazionale, che vedono tra l’altro precluse tutte le prospettive di avanzamento di carriera.
9) La prospettiva della chiusura, volendo scongiurare scenari di ulteriore pendolarismo, potrebbe portare ad una richiesta unitaria di dimissioni dal brevetto, con un danno incolmabile per il Corpo di quelle professionalità e competenze maturate negli anni.
10)La presenza in tutto il canale d’Otranto di flussi di natanti sia da diporto che commerciali e l’incessabile presenza di quei flussi migratori (clandestini) dall’oriente e dal Nord Africa evidenzia tutta l’importanza di una presenza fondamentale per la sicurezza dell’intero paese.
RIDUZIONE ORGANICO DISTACCAMENTO PORTO
Pensare di ridurre di 4 unità l’organico destinato al locale distaccamento non è certamente in linea con la realtà territoriale che meriterebbe certamente maggiori attenzioni.
Il porto di Brindisi, tra i più importanti dell’Adriatico, è un porto turistico, commerciale e industriale, vanta collegamenti turistici con la Penisola Balcanica e la Turchia nonché ha traffico mercantile di carbone, olio combustibile, gas naturale e prodotti chimici che ne fanno aumentare il rischio specifico oltre a quanto già indicato relativamente alla presenza dell’attiguo aeroporto.
ORGANICO PROVINCIALE
La classificazione del Comando Provinciale è sicuramente sottostimata per le condizioni oggettive presenti, essendo il territorio negli anni passato da una economia agricola ad una industriale e turistica.
Non si può ignorare la presenza di un polo industriale Chimico ed Aeronautico, la leadership nel campo della produzione di energia elettrica con la presenza di almeno tre centrali facenti capo ai gruppi Enel, Edipower ed EniPower nonché di una filiale produttiva di una multinazionale farmaceutica.
L’area industriale ospita, inoltre, il più grande deposito di GPL in Italia, avendo una capacità di stoccaggio complessiva di 52.100 metri cubi, direttamente collegato al Porto.
E’ facilmente intuibile quindi la mutata situazione di rischio del territorio attesa la presenza di almeno sette realtà industriali con rischio di incidente rilevante.
La popolazione provinciale, dagli ultimi dati disponibili, risulta essere di circa 403.000 abitanti ed un rapporto vigili del fuoco/popolazione di 1/2.238 oltre a quelli previsti per la sede aeroportuale. Il dato però non tiene in nessuna considerazione che il numero degli abitanti cresce in modo esponenziale per la presenza dei flussi turistici, ormai destagionalizzati, che in estate toccano livelli esorbitanti specialmente nella parte settentrionale della provincia.
Se si contano gli interventi effettuati dal Comando negli ultimi anni si evidenzia come il dato statistico è più rilevante di quello appartenente a territori più vasti.
Sarebbe indispensabile valutare la presenza di un distaccamento cittadino presso la sede portuale, già previsto nel progetto di Italia in 20 minuti, che insiste nell’area industriale a sud del capoluogo e, senza oneri per l’amministrazione, fornirebbe il supporto logistico per il suo insediamento.
L’istituzione consentirebbe, tra l’altro, di raggiungere quei comuni distanti più di 20 minuti dalla sede centrale che oggi pagano un prezzo elevato in termini di sicurezza.
Da anni, inoltre, si rappresenta l’esigenza di istituire un distaccamento nel territorio di San Pancrazio Salentino, oggi fortemente penalizzato dalla distanza e dai collegamenti con il resto delle sedi, rendendo di fatto impossibile l’intervento nei tempi stabiliti per tutti i territori circostanti.
La situazione prospettata dall’amministrazione è quindi sostanzialmente insufficiente per i reali bisogni del nostro territorio.
Oggi il personale operativo risulta gravato da un carico di lavoro eccessivo, con grave ripercussione sia sugli aspetti della sicurezza che sulle problematiche psicofisiche individuali dovute allo stress lavorativo.
Tutte queste considerazioni, sommate ad un aumento dei rischi e alla contestuale diminuzione della sicurezza della cittadinanza, portano a chiedere una maggiore considerazione per il nostro territorio.
Certi che queste osservazioni non passeranno inosservate agli occhi attenti di chi deve
valutare i reali bisogni del paese, si resta in attesa degli auspicabili riscontri.
IL SEGRETARIO PROVINCIALE
CONFSAL VV.F.
(Andrea ETNA)
No Comments