2015 – Ghost Ramp;
Genere: punk/lo-fi rock
Wavves e Cloud Nothings sono due facce della stessa medaglia, quella dell’indie rock costruito attorno a riff semplici e ritornelli di sicuro impatto, con tanto di voce sgraziata e pigra a metà strada fra il britpop ed il grunge. Un genere tanto vario quanto stilisticamente apolide, che spazia dal guitar rock fuzz-oriented dei Cloud Nothings di Dylan Baldi alla psichedelia surf degli Waves di Nathan Williams.
I due personaggi sopracitati, oltre che frontman dei rispettivi gruppi, sono anche gli autori della collaborazione da cui è scaturito No Life For Me, sorta di tributo alle radici musicali di entrambi: un punk-rock lo-fi che si ispira alle sfaccettature pop di Dinosaur Jr., Fugazi e Sonic Youth.
“Nervous” e “No Life For Me” sono brani che giocano sull’impatto emotivo con le loro chitarre cariche di distorsioni (rigorosamente in fuzz), brevi synth appena accennati e linee di basso minimali. Nell’opener “How It’s Gonna Go”, è la matrice Wavves a salire in cattedra, con il suo incedere poppeggiante scandito dai synth, interrotto nel mezzo dalle incursioni distorte proprie dei Cloud Nothings. “Come Down” è una ballata che sembra essere uscita direttamente dalle classifiche anni 90′, con i coretti di Williams a ricordare certi Blur.
In No Life For Me Baldi e Williams giungono ad una fusione emotiva e compositiva quasi indistinguibile, merito soprattutto del comune background musicale e di quella verve da “loser”, che esonda in brani malinconici, racconti di difficoltà e piccoli fallimenti quotidiani, estremamente cari a certo guitar rock.
Molto probabilmente il più grande limite di No Life For Me è la sua risicatissima durata, appena ventuno minuti di musica, per una collaborazione che è di fatto un EP e non un vero e proprio Long Playing. Per questo motivo risulta difficile dare un valore esaustivo su questo duetto. No Life For Me è momentaneamente promosso, ma per capire il reale valore del sodalizio dovremo aspettare un vero e proprio album, così da poter valutare le capacità di Baldi e Williams sulla lunga distanza.
James Lamarina
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