May 7, 2025

Genere: alt-country

Tornano i tormentati Woven Hand di David Eugene Edwards, band originaria di Denver capace di plasmare un sound personalissimo che miscela folk/country prettamente statunitense, tingendolo di venature post-punk; imbastendo così il background sonoro per le indagini religiose di Edwards. E proprio i testi sono forse uno degli aspetti che meglio contraddistingue la qualità del songwriting della band, essendo i Woven Hand ( “Mani Giunte” in italiano) la valvola di sfogo teologica di un frontman che vive il proprio credo in tutte le sue contraddizioni e dubbi esistenziali.

Il nuovo Refractory Obdurate punta verso contaminazioni inedite nella discografia della band, lo stampo prettamente “americano” è inossidabile, ma all’armamentario folk/country si aggiungono influenze chiaramente post-punk che guardano dritto negli occhi di Echo And The Bunnymen e dei furono Birthday Party di Nick Cave. “Good Sheperd” è esemplificativa della nuova rotta: chitarre distorte, melodie ottantiane e batteria sostenuta, con la voce che in alcuni passaggi ricorda “il gruppo dei conigli”. Lungo le stesse direzioni si muovono le rockeggianti “Field Of Hedon” ed “Hiss”, pezzi che in un disco dei Woven Hand suonano decisamente inediti. Bellissima “Salome”, in cui il vecchio ed il nuovo Edwards convergono trovando il perfetto equilibrio, le tribolazioni religiose si riscoprono nell’elettricità delle chitarre che forniscono una rinnovata solennità alla formula musicale degli statunitensi. I Woven Hand sin dai loro esordi si sono subito contraddistinti per la vena fortemente spirituale delle loro produzioni, merito principalmente di Edwards la cui voce sofferta a metà strada fra Mark Lanegan e Nick Cave ha il grande pregio di avere una propria individualità immediatamente riconoscibile nel trasporto emotivo.

Refractory Obdurate mantiene alti gli standard compositivi della band e l’atmosfera solenne delle precedenti opere oltre a rimanere pressoché intatta (“Obdurate Obscura” ne è la dimostrazione), ottiene anche una maggiore consistenza, merito soprattutto della svolta elettrica che “appesantisce” la matrice oscura dei brani. Gli Woven Hand non si smentiscono e sfornano un disco ad alto impatto emotivo, dotato di una fisionomia musicale immediatamente riconoscibile. Emotività e personalità: pregi che da solo valgono l’ascolto di Refractory Obdurate.

James Lamarina

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