Trovo quanto mai inopportuna la polemica che si sta sollevando in merito alla decisione della giunta di candidare l’immobile della ex delegazione del quartiere casale ad ospitare un centro di accompagnamento ed accoglienza per 12 minorenni o neo-maggiorenni non accompagnati.
Fuori luogo sono le posizioni di tutte quelle forze politiche che solo oggi si ricordano del progressivo svuotamento dei servizi garantiti nei nostri quartieri e della necessità di riqualificare e restituire alla città i numerosi spazi del comune lasciati negli anni in stato di abbandono.
Fa specie che siano le stesse forze che componevano le maggioranze e la classe politica degli ultimi 20 anni in cui man mano le delegazioni comunali nei quartieri sono state chiuse e che non hanno mai immaginato alcun riutilizzo di quelle strutture, insieme ai tanti altri spazi abbandonati a se stessi e all’incuria generale.
Mi rammarica inoltre, vedere decine e decine di giovani e cittadini opporsi a questa scelta, definita da alcuni “scellerata” o addirittura “pericolosa”.
A loro chiedo: in quale misura la presenza di una decina di giovanissimi credete possa procurare danno alla qualità della vostra vita?
Provate a sforzarvi e pensare a ciò che hanno dovuto passare: ragazzini sopravvissuti ad un viaggio della speranza attraversando deserti, mari e torture, da soli o nel peggiore dei casi perdendo per strada i propri familiari.
Pensate al semplice bisogno di normalità a cui dei vostri coetanei non hanno mai avuto diritto.
Pensateci, tra una partita alla playstation e l’altra.
Brindisi non ha bisogno dell’ennesima guerra tra poveri.
Giulio Gazzaneo
Consigliere Comunale Ora Tocca a Noi
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