Ieri sono usciti ancora una volta allo scoperto gli intolleranti della democrazia.
Così come avvenuto a Bari, anche la sede della CGIL di Brindisi è stata oggetto di una ignobile aggressione da parte di formazioni neofasciste che si firmano casapound e che non tollerano l’accoglienza, il rispetto del prossimo e l’altruismo verso coloro che sono meno fortunati di noi.
Siamo convinti che la via intrapresa sia quella giusta, non ci faremo intimorire da queste formazioni antidemocratiche.
La forza a noi della CGIL ed a me in particolare viene proprio dagli innumerevoli messaggi di solidarietà ricevuti in queste ore.
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno inteso manifestarmi solidarietà’.
So di essere contornato da gente splendida, ed oggi ho ricevuto tanto calore da dimenticare la gravità delle offese indirizzate alla mia persona.
In questo difficile momento storico, fatto di recludescenze fasciste ed atteggiamenti di intolleranza e xenofobia ricevere tanti attestati di solidarietà mi convince della bontà delle mie scelte.
Ed è per questo che per dare una risposta concreta alle minacce ricevute la CGIL REGIONALE e la CdLT di Brindisi hanno organizzato per la mattinata di sabato 6 ottobre prossimo alle ore 10 una manifestazione dinanzi alla CGIL di Brindisi di Viale P. Togliatti.
Chi sente di non avere nulla da condividere con queste formazioni di matrice fascista e che praticano il culto dell’odio e della intolleranza verso il prossimo, potranno venire a manifestare con noi per la democrazia, l’accoglienza e la legalità’.
E’ questo il testo di un comunicato stampa inviata da Antonio Macchia, Segretario Generale CGIL Brindisi, dopo lo striscione esposto da Casapound nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi.
A Macchia è giunta la solidarietà della CGIL Puglia:
Ieri notte un aggregato dichiaratamente neofascista ha affisso uno striscione dinanzi alla sede della Camera del Lavoro di Brindisi. Ai dirigenti e militanti manifestiamo totale solidarietà e vicinanza di tutta la Cgil pugliese. Rispediamo al mittente scritte provocatorie e xenofobe, firmate dalla stessa sigla che si è resa protagonista della violenta aggressione a Bari ai danni di quattro persone a margine di una manifestazione antirazzista.
Quali lavoratori e in che modo la Cgil rappresenta e tutela, a prescindere da nazionalità e colore della pelle, lo sanno bene i braccianti delle campagne pugliesi o i tanti operai impegnate in vertenze a difesa dei proprio posti di lavoro con fabbriche a rischio chiusura.
Ci chiediamo ancora una volta cosa aspettano le istituzioni preposte a dichiarare fuorilegge queste organizzazioni neofasciste, a chiuderne le sedi, a denunciare chi si macchia di azioni violente o propaganda xenofoba.
Ci chiediamo cosa ha da dire il Ministro dell’Interno sul fatto che le sedi del primo sindacato italiano – Brindisi non è purtroppo il primo caso – siano oggetto di azioni intimidatorie di gruppi neofascisti. Chiediamo se dopo la visita al quartiere Libertà di Bari non pensa di scendere ancora Bari e a Brindisi per affrontare il tema di come pacifiche manifestazioni e sedi democratiche devono fare i conti con queste provocazioni che spesso sfociano in atti violenti.
La Cgil pugliese tutta e la Camera del Lavoro di Brindisi non si fanno certo intimidire e a questo clima di inquinamento della vita democratica cui contribuisce anche la propaganda governativa anti immigrati rispondiamo con un presidio antifascista che si terrà a Brindisi davanti la Camera del Lavoro sabato 6 ottobre dalle ore 10, a cui sono invitati militanti e dirigenti di tutte le strutture della Puglia, associazioni democratiche, cittadini.
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