È giusto e doveroso adottare misure preventive per la sicurezza stradale, come l’introduzione di limiti di velocità nelle aree più a rischio (Zona 30), soprattutto dove il dissesto stradale rappresenta un pericolo per l’incolumità di chi si sposta su due o quattro ruote.
Da più parti è stata segnalata l’emergenza legata alle radici degli alberi, che da tempo provoca deformazioni pericolose del manto stradale e che, purtroppo, ha già contribuito al verificarsi di incidenti gravi, anche mortali.
Tuttavia, la velocità da limitare non può essere quella gestionale e amministrativa con cui dovrebbero essere realizzati interventi di rigenerazione urbana, innovazione infrastrutturale e miglioramento dei servizi.
Come Adiconsum lo ribadiamo: Brindisi ha bisogno di una viabilità moderna, sicura ed efficiente, che migliori la qualità della vita dei cittadini e non la complichi ulteriormente.
Un tema cruciale è quello dei parcheggi, che continua a rappresentare una delle principali criticità della città, sia per i residenti che per chi la raggiunge da fuori.
Un sistema carente e disorganizzato ha conseguenze negative su mobilità, commercio, turismo, ordine e sicurezza stradale.
I recenti episodi dell’invasione di auto in Piazza Duomo, nonostante il divieto di sosta, dimostrano quanto sia urgente intervenire con fermezza, per evitare comportamenti incivili e dannosi per l’ordine pubblico.
Non va dimenticato che l’OCSE ha scelto Brindisi quale unica città italiana che, insieme ad altre cinque realtà di altrettanti Paesi europei, diventa parte viva del progetto «Sbloccare il potenziale delle città intermedie per lo sviluppo regionale»: una ragione in più per investire anche sulla mobilità urbana con urgenza e concretezza.
Le norme del Codice della Strada e i regolamenti comunali sulla sosta vanno certamente rispettati, ma non basta la repressione per rendere vivibile la città.
È necessario agire su più fronti: pianificare nuove aree di parcheggio, migliorare e rendere più accessibile economicamente il trasporto pubblico e soprattutto promuovere una nuova cultura della mobilità urbana, investendo in sistemi innovativi come park and ride, car sharing, bike sharing e monopattini elettrici.
Se si vuole puntare a una città smart e sostenibile, è indispensabile volare più in alto: la mobilità è un servizio essenziale che incide non solo sull’ambiente, ma anche sul benessere economico e sociale di una comunità e, nel nostro caso, su quella brindisina.
Su temi tanto strategici, è necessario coinvolgere competenze tecniche, urbanistiche e universitarie: la politica deve avere una visione programmatica e favorire il dialogo con chi può offrire soluzioni concrete, evitando improvvisazioni o approcci sommari. Un tavolo tecnico operativo, a partire dal nuovo piano della sosta entrato in vigore quest’anno, rappresenterebbe un passo importante in questa direzione.
Così come è avvenuto con il tavolo tecnico sul dissesto idrogeologico attivato da S.E. il Prefetto dott. Carnevale, tavolo che va proprio nella direzione di programmare interventi e prevenzione affinché non si ripetano tragedie come quella del 2 ottobre u.s. in cui per il maltempo ha perso la vita Oronzo Epifani.
Infatti come Adiconsum avevamo auspicato che si attivasse un tavolo mirato a trovare soluzioni preventive agli eventi scongiurando il pericolo di nuovi eventi tragici .
Come Adiconsum continueremo a rappresentare e tutelare i diritti e i bisogni dei cittadini consumatori, dando voce a chi soffre quotidianamente disservizi e difficoltà che compromettono la qualità della vita.
La mobilità urbana è un diritto collettivo e va garantita con visione, responsabilità e azioni concrete.
di Gianfranco Solazzo – Presidente Adiconsum Taranto Brindisi
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