May 25, 2025

 

 Le Segreterie delle categorie del comparto elettrico FILCTEM CGIL FLAEI CISL UILTEC UIL, sono fortemente preoccupate per quanto illustrato dall’Amministratore Delegato del Gruppo A2A in occasione dell’incontro con le segreterie nazionali, circa le sorti della Centrale Edipower di Brindisi in mancanza delle autorizzazioni richieste per i progetti presentati.

 

Nell’incontro l’azienda ha rappresentato la difficile situazione del contesto industriale del Settore Energetico, caratterizzata dalla riduzione dei margini di generazione connessa alla persistente contrazione della domanda e dallo scarso utilizzo degli impianti italiani, che sta causando una significativa erosione della redditività ed ha posto il Gruppo A2A nella situazione di dover ulteriormente intervenire sui costi per garantire gli investimenti.

 

Manca meno di un mese alla presentazione del nuovo piano industriale 2015-2020 del Gruppo A2A e della controllata Edipower, e a Brindisi si continua a registrare una situazione di incertezza,  lungaggini dell’iter per le autorizzazioni che rischiano di cancellare gli investimenti previsti per la realizzazione del nuovo impianto per la produzione del CSS Combustibile, l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per la co-combustione carbone-Css su uno dei due Gruppi autorizzati al funzionamento a carbone, la conservazione dell’altro e lo smantellamento dei Gruppi 1 e 2.

 

Tutto questo mentre nella nostra provincia siamo ormai in prossimità dell’emergenza, con le strade invase dai rifiuti, le discariche che presentano i loro problemi ambientali che fanno nascere ordinanze di chiusura e soluzioni provvisorie che condannano la collettività a pagare 70 euro a tonnellata per lo smaltimento, in attesa di arrivare entro il prossimo futuro al pieno esaurimento delle discariche esistenti.

 

Crediamo sia indispensabile, per l’intera provincia di Brindisi, un impegno per conseguire gli obiettivi di raccolta differenziata previste al 65%, il recupero di materia e la valorizzazione energetica della frazione non riciclabile, così come imposto dalle direttive Europee. In molti comuni della provincia di Brindisi, la percentuale di raccolta differenziata è ben al di sotto di quella attesa, condizione che produce un ecotassa, con ulteriori costi a carico dei cittadini.

 

Sul versante del recupero energetico e sui progetti presentati da Edipower per Brindisi, sarebbe opportuna una serena analisi delle esperienze già realizzate sul territorio nazionale, considerando ad esempio, quella di ENEL a Venezia, dove Regione Veneto, Comune e Provincia di Venezia hanno sottoscritto un Accordo di Programma, per una prima fase sperimentale di un anno e poi per il biennio successivo, per la co-combustione di carbone e Css Combustibile nella centrale di Fusina, con il pieno e costante controllo e monitoraggio di ARPA Veneto.

 

Su questi temi e sulla criticità che stanno vivendo i 250 lavoratori dell’indotto e della Centrale Edipower di Brindisi in Contratto di solidarietà difensiva, FILCTEM FLAEI UILTEC, hanno deciso di convocare l’assemblea dei lavoratori, per concordare ulteriori iniziative di mobilitazione, dopo la manifestazione svolta presso la Provincia di Brindisi e la richiesta di convocazione di un tavolo di crisi presso la Prefettura, che al momento non è stato ancora convocato.

 

COMUNICATO STAMPA FILCTEM FLAEI UILTEC

 

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