Nessuna somma del Bilancio comunale sottratta a scuole materne e asili nido.
Questo il titolo del comunicato stampa inviato stamattina alle redazioni giornalistiche dal portavoce del Sindaco Angela Carluccio.
La nota vorrebbe essere una risposta a quanto denunciato ieri da alcuni partiti di opposizione che, lamentando il fatto che i soldi per lo staff erano stati ricavati dai capitoli per i servizi dell’infanzia, avevano dipinto la Carluccio come un Robin Hood al contrario: toglie ai poveri (nella fattispecie taglia i capitoli di bilancio destinati all’infanzia) per pagare i suoi collaboratori.
Per lo staff della Carluccio “è del tutto priva di fondamento, la tesi sostenuta da alcuni partiti d’opposizione secondo cui il denaro reperito per la copertura delle spese dello staff della sindaca sia stato sottratto alle scuole materne o agli asili nido comunali“.
Peccato che – come dimostrano le immagini di questa pagina – i capitoli utilizzati per la costituzione dello staff sono giustappunto il 4116 (assegni per il personale a tempo determinato della scuola materna) ed il 10116 (assegni fissi per il personale a tempo determinato da destinare agli asili nido).
Sebbene si voglia far apparire il contrario, è, però, la stessa Carluccio a confermare di aver “dirottato quelle risorse per la copertura delle spese dello staff della sindaca“.
Nel successivo tentativo di giustificarsi, la Sindaca lascia aperti alcuni grossi interrogativi.
Si legge nel comunicato stampa: “in vista del prossimo anno scolastico, in Bilancio era stata prevista la possibilità di assumere insegnanti supplenti. Ma nel frattempo le relative graduatorie sono state bloccate per una serie di ricorsi, determinando l’impossibilità di utilizzare le risorse impegnate“.
Ma se è vero che il blocco riguarderebbe solo il prossimo anno scolastico, perché la delibera dello staff impegna fondi anche per il 2017 e il 2018, distraendo risorse ai servizi per l’infanzia anche per il futuro?
Ma anche se ci fermiamo solo al futuro anno scolastico, lascia qualche dubbio la circostanza che il commissario prefettizio abbia stanziato i fondi per gli insegnanti soltanto pochi mesi fa. L’unica spiegazione possibile è che il Commissario non sapeva ciò che è noto alla Carluccio, ossia che un organo giurisdizionale ha deliberato la sospensione delle graduatorie.
In ogni caso, la Carluccio ha già preventivato che i soldi degli insegnanti saranno dati allo staff anche per gli anni successivi, mettendo in conto di non utilizzare i capitoli dei servizi per le materne e i nido nemmeno per il 2017 e 2018.
Secondo i beninformati, tutto ciò lascerebbe presumere che l’ente abbia intenzione di privatizzare la scuola materna comunale affidando il reclutamento degli insegnanti alle cooperative sociali (con conseguente sensibile diminuzione delle paghe per i docenti).
E che non sia una ipotesi peregrina lo lascia intuire un’altra precisazione del sindaco: “il settore Servizi sociali ha comunque provveduto ad assicurare un numero di insegnanti sufficienti a garantire la copertura delle classi e anche eventuali assenze nel corso dell’anno scolastico“.
Insomma, tagliati i capitoli su cui erano stanziati i fondi per le maestre dei cittadini più piccoli, sarà il settore servizi sociale a garantire la copertura delle classi.
Ben venga. Ma quello che il comunicato non dice è con quali fondi sarà pagata la copertura delle classi e su quale capitolo di spesa inciderà questo ulteriore servizio erogato dal settore servizi sociali.
Oppure dobbiamo pensare che un comune voglia davvero credere che si possano finanziare spese certe ed esigibili con entrate del tutto incerte ed aleatorie (come un eventuale incremento della lotta all’evasione fiscale)?
Qualcuno ha detto che somiglia al gioco delle tre carte: per pagarsi i suoi collaboratori, la Carluccio prendi i soldi dai capitoli dei servizi per l’infanzia; per rimpinguare i servizi per l’infanzia, taglia altri servizi sociali.
An.Ga.
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