La dipartita della sovrana è giunta.
Sabato 27 Agosto finalmente l’attesissimo evento che come ogni anno chiude la stagione con una festa celebrativa a sfondo goliardico della morte della Regina Giovanna e, come ogni anno, l’evento rivisita i temi più stravaganti, attraverso i quali la location prende vita.
Quest’anno un indiretto omaggio a Fellini dal quale si è preso in prestito il gioco di parole che dà il nome al celebre film autobiografico che rievoca in chiave nostalgica un particolare periodo dell’infanzia dell’autore, vissuta nella terra natia. “Amarcord”, che in dialetto emiliano significa «mi ricordo», indica la conclusione di un processo creativo che ha fatto del passato e della memoria il terreno privilegiato di ricerca della propria identità, cultura e origini.
Allo stesso modo lo staff di Torre regina Giovanna, ha scelto di rivisitare e rivocare il passato e la memoria della nostra terra, dei canti e dei balli delle tradizioni di un tempo passato. Ricordo antico, ricordo nostalgico, ricordarsi chi si era per capire chi si è, ricordarsi il punto da cui siamo partiti un giorno per arrivare dove siamo oggi.
Amarcord Folk Funeral ( mi ricordo un funerale folcloristico ) diviene uno degli appuntamenti folk mai visti in Puglia.
Sarà inscenato un vero e proprio spaccato della cerimonia funebre di paese, con le donne che piangono il morto ( li chiangi muerti ), le pettogole di paese, la serenata alla finestra, i suonatori e i contadini e il discorso del sindaco nella piazza del paese, Piazza del Campo ( già di li scintrusi).
Per la sua dipartita, la Regina richiama a sé i custodi delle tradizioni del territorio, i sonatori di una Puglia artistica e pittoresca. Musica popolare, balli, ma soprattutto gli interpreti che hanno fatto la storia della musica folkloristica locale. Il complesso dei Messeri di Mesagne ritorna live dopo quarant’anni per la grande cerimonia. L’esibizione del quartetto targato anni ’60 sarà seguita dal re del liscio Beppe Junior.
Quindi cittadini “ccunzativi a festa”, vi aspettiamo a Piazza del Campo (già di Li scintrusi)dove la Regina cederà il passo alla tradizione e ai canti della musica popolare che scandivano il lento trascorrere della vita nei campi.
Dress code della serata, saranno, i tipici abiti della tradizione. Per le donne scialli, fazzoletti, rosario, gonne lunghe, e qualunque elemento rievochi la tradizione locale. Per gli uomini, pantaloni larghi camicie, bretelle e coppole.
Tra gli ospiti, direttamente da Ravenna, Matteo Scaioli, e la meravigliosa performance da egli stesso ideata: La Màquina Parlante/ Talking Machine.
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