May 1, 2025

Un accordo di programma tra A2A e Comune di Brindisi “al fine di convertire in tempi rapidi la centrale, in modo tale da superare i vincoli che insistono sull’area, iter autorizzativi rapidi, inserimento dell’impianto Forsu nel piano dei rifiuti da redigere e infine eventuali finanziamenti per la conversione del sito, con riferimento in particolare alla rimozione dell’amianto”

E’ questa la proposta giunta all’Amministrazione brindisina dalla A2A, l’azienda nata dalla fusione delle municipalizzate di Brescia e Milano che è l’attuale proprietaria dell’ex centrale a carbone di Costa Morena.

L’azienda sarà ricevuta domani a Palazzo di Città dal Sindaco Angela Carluccio (che per l’occasione ha esteso l’invito a tutti i capigruppo consiliari).

L’investimento della società lombarda prevede l’esecuzione di quattro progetti: un impianto solare termodinamico, un’area Forsu, un’area per sperimentazioni con l’università e pale eoliche.

1) la realizzazione di un impianto di trasformazione dei rifiuti in gas naturale e compost da utilizzare in agricoltura.

2) la realizzazione di un impianto solare termodinamico per la produzione di energia elettrica.

3) la realizzazione di un area per sperimentazioni con l’università

4) la realizzazione di pale eoliche.

A2A provvederebbe alla demolizione delle strutture “fuori terra” (54mila tonnellate di acciaio, 130mila metri quadrati di coibenti, 45mila tonnellate di calcestruzzi”) per un costo preventivato di 47 milioni di euro.

Secondo l’azienda, dalla data dell’ottenimento delle autorizzazioni saranno necessari circa 30 mesi prima dell’entrata in esercizio degli impianti.

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