Il reiterarsi dei casi di contagio all’ interno dei nosocomi della provincia di Brindisi, continua a preoccupare gli operatori delle ditte esterne che, quotidianamente, lavorano all’interno degli stessi.
Il Sindacato Cobas, dopo aver manifestato in più occasioni il proprio disappunto per le scelte perpetrate dagli Enti competenti sulla gestione di questa emergenza in zona, ritiene urgente, oltre che necessario, non interrompere lo screening del personale sanitario ed espanderlo anche a tutti i lavoratori delle ditte esterne; impiegati negli ospedali e quindi individui a rischio contagio.
Cobas pone, inoltre, particolare attenzione al personale del Servizio di ingegneria Clinica che, più volte negli ultimi 2 mesi, è entrato a stretto contatto con medici, infermieri e pazienti; alcuni dei quali risultati positivi al Covid-19.
Purtroppo, nostro malgrado, dobbiamo segnalare che questi operatori apprendono sempre con ritardo notizie inerenti le presunte positività del personale sanitario ( con il quale entra in contatto quotidianamente) e sempre per vie ufficiose come, ad esempio, dalle testate giornalistiche o addirittura da voci di corridoio.
Pertanto un cambio organizzativo sembra doveroso; sono troppe e irrisolte le lacune dei Presidi ospedalieri che da “roccaforti” sembrano più che altro “campi di battaglia”.
Tutti i lavoratori del Settore Sanitario, siano essi impiegati pubblici, medici, infermieri o dipendenti di ditte private, hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati e conoscere se mai, in queste frenetiche giornate, siano entrati o meno in contatto con il temuto Virus.
Per Cobas
MARIO BORROMEO
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