August 24, 2025

IMG_3795Sono bastate due sconfitte consecutive, per giunta senza Scottie Reynolds, per dare il via al primo processo stagionale all’Enel Brindisi.

 

Siamo tutti d’accordo, in questo momento, al di là dell’assenza del playmaker titolare, questa squadra ha un problema evidente, e si chiama pivot. Fatta eccezione per Kenneth Kadji e Andrea Zerini che stanno comunque dando il loro contributo, i due slavi Nemanja Milosevic e Djordje Gagic sono attualmente le note stonate di un roster costruito per puntare in alto ma che, evidentemente, dopo appena quattro giornate di campionato e due di EuroCup, non ha ancora trovato la sua giusta dimensione sia tecnica che tattica e che, con un giocatore in meno, si ritrova a giocare praticamente ogni tre giorni.

 

Brindisi, mai come in questa stagione, può contare su un pacchetto di esterni di altissimo livello, giocatori che possono mettere in campo talento, atletismo, tecnica ed esperienza.

Stessa cosa si è detto dei “lunghi” ad inizio annata.

Uno come Milosevic, apprezzato ed applaudito nella scorsa stagione proprio a Brindisi in EuroChgallenge, per fisicità, atletismo e tecnica è senza dubbio un buon giocatore, uno che nessuno avrebbe mai pensato che avesse faticato tanto ad inserirsi in questa squadra, a tal punto da non sentirsi a suo agio nel massimo campionato italiano.

Stesso discorso vale per Gagic che, al momento sta pagando a caro prezzo una condizione fisica precaria che finora non gli ha consentito di potersi esprimere al meglio. Troppo lento, macchinoso e poco dinamico, Gagic in queste prime quattro partite si è mostrato un giocatore inadeguato alla serie A. Ed è proprio a causa delle prestazione poco convincenti di questi due giocatori che oggi si parla di problema pivot.

Un aspetto che emerge specialmente quando giochi contro una squadra atipica come Trento, capace di ridimensionare il contropiede biancoazzurro.

Se a tutto ciò ci aggiungiamo il 3/20 dalla lunga distanza, ecco spiegati i motivi della prima sconfitta casalinga in campionato.

 

IMG_3732Buscaglia e il suo Trento hanno messo in difficoltà l’Enel Brindisi sia in attacco che in difesa, e quando sbagli tutto (o quasi dalla lunga distanza) e non riesci a giocare con i lunghi, allora si che il problema pivot viene a galla in tutta la sua oggettività.

Oggi a Brindisi, è inutile negarlo, i due slavi mancano quanto Reynolds.
Però se Gagic paga una precaria condizione fisica, non si può dire la stessa cosa di Milosevic. Il problema dell’ex Energia Tg è soprattutto di natura psicologica. Sebbene abbia mostrato di possedere fisicità e “numeri”
che gli consentirebbero di poter ben figurare anche nel massimo campionato italiano, finora “Milo” è apparso quasi impaurito e bloccato
psicologicamente.

 

In questo momento più che di Gagic questa Enel Brindisi ha bisogno del miglior Milosevic, ovvero di un giocatore capace di giocare sia da ala grande che da centro, in grado di tenere il campo con continuità, di dare il suo contributo sia in attacco che in difesa. Del resto un giocatore capace di giocare sia all’intero dell’area pitturata che di tirare dalla lunga distanza, è senza dubbio un lungo che tutti gli allenatori vorrebbero avere.

Il difficile a questo punto è capire i motivi per i quali Milosevic ad oggi non è ancora in grado esprimersi al meglio.

Una volta fatto questo, e recuperato il “vero” Milosevic, allora si potrà avere la pazienza di aspettare anche Gagic.

Dopo l’ennesima prestazione mediocre, a questo punto tutti si aspettano che la sua avventura in biancoazzurro sia giunta ai titoli di coda.

Magari in casa Enel Brindisi ci stanno pensando o hanno addirittura trovato il sostituto.

 

Una cosa è certa, coach Piero Bucchi, lo stesso Giuliani e i dirigenti biancoazzurri in questi giorni giorni sono chiamati a prendere una decisione tuttaltro che facile. Del resto avere un “quattro” potenzialmente da quintetto ed
impiegarlo per soli 9′ è un problema sicuramente maggiore rispetto ad un “centro” che ha comunque davanti a sè un certo Kadji.

 

Morale, se proprio Brindisi deciderà di tagliare un giocatore in questo momento sarebbe più
opportuno tagliare Gagic o Milosevic?

 

IvanovLa recente storia cestistica insegna che lo scorso anno è stato tagliato un certo Dejan Ivanov (che fino ad allora comunque non aveva convinto) per preparare il ritorno di Ced Simmons, salvo perdere quest’ultimo per infortunio dopo un mese e scoprire che a Caserta Ivanov è letteralmente esploso riventando uno dei migliori centri del massimo campionato. O ancora, non va dimenticato che, lo stesso Simmons, quando arrivò a Brindisi, era un giocatore che faticò parecchio prima di dimostrare tutto il suo valore prima di spiccare il volo in Grecia in una delle più prestigiose società europee come il Panathinaikos.

 

Premesso ciò, considerato che siamo ancora alla quarta di campionato, se Brindisi aspettasse ancora un pò prima di prendere qualsiasi decisione, potrebbe essere al momento la decisione più giusta?

 

 

Pierpaolo Piliego

2 Comments

  • Rispondi
    Omar
    25 Ottobre 2015

    Simmons ha giocato nell’Olympiacos non nel Panathinaikos, direi che vista la rivilità reciproca le due squadre ateniesi non andrebbero confuse…

  • Rispondi
    claudio
    31 Ottobre 2015

    direi che cambiare subito sarebbe una priorita.ma penso che la new basket non abbia i soldi per farlo.secondo me questo gagic non vale piu di 20 k quindi a quel prezzo e difficile trovare un 5 migliore.