Di seguito riportiamo integralmente una lettera aperta inviata dal Comm. Geom. Aldo Indini al Sindaco di Brindisi Angela Carluccio.
OGGETTO: Un monumento a San Teodoro D’Amasea.
Nel riferimento del Romano Martirologio troviamo il martirio di San Teodoro soldato che morì in Amasea il 9 novembre, festivo del Santo imperando Diocleziano e Massimiliano (305-311), il Santo è riportato anche come tale nella Enciclopedia delle Chiese Orientali e da queste venerato.
Il giovane aitante soldato Teodoro non si sia mosso mai dalla zona soggetta ad Amasea e fu bruciato vivo all’età di 17 anni (306 – 311) come “milites” allievo soldato, giacché non era morto di fame dalla iniziale condanna, le cui reliquie sono custodite a Brindisi.
Venne confuso a cavallo con San Teodoro centurione morto martire in Eraclea, il 7 febbraio, capitano delle legioni romane sotto Licinio imperatore delle provincie d’oriente (313 – 324), le cui reliquie sono custodite a Venezia.
Rivenienti sempre dall’ Eciclopedia Santorum i santi con il nome Teodoro sono 60 a cui vanno aggiunte 15 sante Teodora.
L’immagine più veritiera, la statua del soldato martire Teodoro di Amasea, è quella in alto riprodotta, risalente al secolo XIII, eretta nella Cattedrale di Chartres, città della Francia Nord Occidentale, riportata a pag. 238 del volume Biblioteca Sanctorum, Istituto Giovanni XXIII della Pontificia Università Lateranense.
Su mia richiesta, la Giunta Municipale con delibera n. 473 in data 8 giugno 2000, denominava il largo antistante il Palazzo Montenegro: “Piazza San Teodoro D’Amasea Patrono di Brindisi”.
Al centro della Piazza vi è la possibilità di innalzare, nell’aiuola esistente, un modesto monumento con l’immagine riprodotta in alto, già realizzata tra le quattro statue installate a posto del timpano sul prospetto della cattedrale.
Quale unico documento sulla reale traslazione a Brindisi, il 27 aprile delle spoglie del santo, rimetto in allegato copia della pergamena custodita in un cilindro di cristallo nell’urna che contiene le ossa del nostro Santo Patrono, San Teodoro d’Amasea, che coincide con la traslazione di San Marco a Venezia, ove san Teodoro d’Amasea ne era protettore il cui monumento posto a Venezia su una delle due grandi colonne in piazza San Marco unitamente con il leone criniera, simbolo di San Marco
Con stima e rispetto porge distinti saluti.
Comm. Geom. Aldo Indini
Cultore di Storia Locale
No Comments