Dopo il voto di fiducia al comune di Francavilla, il nuovo quadro politico che si è determinato si assetti chiarendo in forma politica ma esplicita 2 cose:
1. Che l’attuale rassemblement costituisce Maggioranza consigliare. La logica insegna che se non voti la mozione di sfiducia di fatto stai concedendo la fiducia. Dato che la fiducia è risultata “maggioranza” non si può che prenderne atto. Sul piano giuridico i cambi dei consiglieri di “maggioranza” sono possibili pertanto non essendo un’azione illegale non si può biasimare alcuno. Sul piano politico le divisioni ideologiche sono cose importante ma non possono essere motivo per escludere possibile convergenze. Si converge appunto non qualcuno deve prevalere su un’altro. La costituzione da a tutti la possibilità di esprime le proprie idee oltre a potersi candidare ad assurgere a cariche pubbliche (salvo alcune cause di carattere giudiziario). Pertanto chiunque è degno di fare politica come tale è legittimato e non si può precludere alcuna convergenza politica.
Il problema verificatosi a Francavilla è dovuto, a mio modesto parere, al fatto che alcune delle forze politiche che hanno accompagnato la campagna elettorale di Bruno Sindaco, hanno ritenuto di non voler convergere l’ampliamento della stessa maggioranza consigliare, che il Sindaco nell’ambito delle proprie prerogative intendeva fare. Si ricorda, infatti, che la legge 81/1993 (la legge sull’elezione diretta del Sindaco) contempla una differenzazzione tra il voto per i consiglieri comunali e il voto al candidato sindaco. E’ possibile infatti votare disgiuntamente a testimonianza della autonomia decisionale di entrambe le funzioni istituzionali. Cosi come è possibile fare gli “apparentamenti”. Vale a dire che nel turno elettorale di ballottaggio è possibile che si aggiungono altre liste a sostegno di un candidato sindaco. Pertanto se è possibile l’apparentamento prima ed in fase elettorale a maggiora ragione lo si può fare dopo in fase di gestione del bene comune.
2. Che questa nuova maggioranza abbia come suo tempo determinato la scadenza del mandato Sindacale ovvero la primavera del 2019. Del resto non avrebbe alcun senso ne politico, ne per la dignità della cosa pubblica aver respinto una mozione di sfiducia per ritrovarsi tra qualche settimana a dover veder salire a palazzo Imperiali un commissario prefettizio. Questa prospettiva seppur auspicata da chi vorrebbe avere una qualche forma di rivincita politica, sarebbe la dimostrazione di una città allo sbando. Di una città che non sa trovare una propria dimensione politica ed è in continua fibrillazione. Francavilla e i Francavillesi non meritano tutto ciò. Anche perché le “Opposizioni” potranno avere in questi 21 mesi (considerando maggio 2019 come mese per le elezioni comunali) il tempo utile per predisporre ed strutturare le proprie offerte politiche e amministrative alternative all’attuale.
Offerte che confortandosi tra loro, che in un caso sulle altre se riuscirà ad intercettare il consenso necessario potrà costituire la nuova Amministrazione comunale. Questo è quello che accade in un Paese civile. Questo auspichiamo accada anche nella civile Francavilla.
Va da sè che se non si vuole procedere con questi chiarimenti espliciti, vuol dire che si vuol fare tatticismo politico. La politica è si anche tattica, ma in questo momento Francavilla ha bisogno più che mai di chiarezza e determinazione amministrativa e politica. Questa Amministrazione faccia ora quello che serve a Francavilla che non è solo asfaltare strade, adeguare lo stadio o terminare (finalmente) il palazzetto dello sport, ecc.
COMUNICATO STAMPA
Angelo Camassa (Presidente NovaEra)
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