Ieri è entrato in vigore il nuovo sistema portuale italiano. In base al Decreto Del Rio, le vecchie autorità portuali cessano di esistere e lasciano il posto alle Autorità uniche di sistema portuale.
In assenza di concessioni di moratorie, la Puglia perde le le vecchie autorità portuali di Bari, Brindisi, Manfredonia e Taranto e vede nascere due nuovi enti: l’Autorità dell’Adriatico Meridionale (con Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e quella dello Ionio (Taranto).
Le sedi delle autorità saranno Bari e Taranto (gli unici porti “core” della Puglia, per quantità traffico e/o bacino) mentre a Brindisi resterà una direzione marittima di scalo.
Dopo le polemiche, per la città con il porto a testa di cervo è ora di rimboccarsi le maniche e cercare di entrare a pieno titolo nel nuovo sistema per massimizzare i vantaggi.
La pensa così Nando Marino.
“Finora l’amministrazione Carluccio non ha fatto altro che perdere tempo prezioso – chiosa l’ex candidato sindaco. Avevano deciso di annettere il porto di Brindisi a quello di Taranto ed hanno continuato su questa linea anche dopo la bocciatura ottenuta da Del Rio in persona.
Hanno girato con il cappello in mano senza aver alcun mandato ufficiale, facendo gli interessi delle solite stanze segrete (che oramai tanto segrete non sono).
L’ultima perdita di tempo si è rivelata quel consiglio comunale monotematico che, oggi come oggi, non è servito a niente se non a sperperare il denaro pubblico speso per i gettoni di presenza e per tenere impegnati uomini e mezzi per ore ed ore.
Tra l’altro lo sapevamo tutti che, a queste condizioni, ottenere una moratoria non avrebbe fatto altro che danneggiare l’economia di Brindisi perché il porto non avrebbe potuto ottenere finanziamenti. Sarebbe stato un colpo mortale. Era una scelta che serviva solo a gestire meglio qualche poltrona che faceva comodo.
Ma Marino non si ferma alla critica. Va anche alle proposte.
“Lo abbiamo sempre detto: la città ha bisogno di qualcuno che sappia governare, gestire i processi, eseguire le scelte migliori per i cittadini e le imprese.
Anche noi eravamo convinti che un’Autorità Unica di Sistema per tutta la Puglia sarebbe stata la scelta migliore. Lo siamo tutt’ora e siamo convinti che prima o poi si arriverà li, ma adesso il quadro non è quello ed è necessario non perdere altro tempo. Bisogna operare in fretta per tutelare gli interessi del territorio”.
Quindi?
“Quindi sediamoci al tavolo e gestiamo il processo di accorpamento, ponendoci sullo stesso piano con i porti di Bari, Manfredonia, Barletta e Monopoli.
Ritengo che sia indispensabile che Brindisi sappia farsi valere per avere la migliore rappresentanza possibile. La nostra città dovrà avere voce in capitolo in tutte le scelte che contano, comprese quella dei posti chiave all’interno dell’organigramma della nuova autorità di sistema.
Conclude Marino: “è arrivato il tempo del fare, di farsi rispettare, di far valere la nostra città a tutti i livelli. Basta rifugiarsi dietro i campanilismi e le antipatie politiche. Oggi la nostra città deve saper contare perché non possiamo perder altro tempo e competitività”.
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