Sulla questione del blocco della convenzione con Ryanair, riceviamo e pubblichiamo integralmente un intervento dell’operatore turistico brindisino Antonio Carito.
Bisognerebbe, a mio avviso, analizzare con maggiore attenzione i contenuti della questione.
Il Presidente della Regione Puglia vuole semplicemente accertarsi della regolarità degli stanziamenti e per altro non vedo nulla di strano nel volere rendere il tutto trasparente attraverso un bando pubblico che consenta la partecipazione di tutte le Compagnie Aeree (senza privilegio alcuno).
Tra l’altro, alla vicenda sono interessati entrambi gli aeroporti pugliesi (non vi è quindi un particolare accanimento contro Brindisi), non è inoltre da trascurare che già vi è una indagine in corso e che in altri aeroporti Italiani ed Europei sono sorte analoghe problematiche.
Per quanto ovvio, e vale per tutti i prodotti/servizi, a noi utenti non interessa in base a quali dinamiche quel prodotto/servizio che in altri tempi ci era inaccessibile, oggi ci viene offerto ad un prezzo “accessibile ” mi pare chiaro a cosa mi riferisca.
Ciò premesso, in tema di trasporti vi sono normative (europee) precise che vietano tassativamente aiuti di stato alle compagnie.
Non entro nel merito della “utilità” socio/economica che l’attività svolta dalla Ryanair riveste per il nostro territorio, anche se a onor del vero questo tema è molto complesso e dibattuto, per una corretta analisi l’utenza andrebbe suddivisa per tipologia di traffico, quella turistica (suddivisa a sua volta tra quella in entrata e quella in uscita) è solo una delle componenti, per citarne altre vi sono quella business / migratoria / di mobilità personale.
Inoltre, altro aspetto da non sottovalutare: vi sono molte località turistiche di rilievo internazionale che recentemente stanno ripensando, in termini di costi/benefici, la reale utilità di un turismo di massa “low cost”.
In ultimo ma non meno importante, è da sottolineare più in generale la necessità per il nostro territorio di rivisitare ed adeguare alle nuove esigenze il piano trasportistico regionale, oggi molto carente e privo della necessaria intermodalità (aereo/ferrovia/trasporto su gomma).
A tal proposito giova rammentare che nel mentre l’aeroporto di Bari si è dotato di un terminal ferroviario, a Brindisi si insiste sulla realizzazione del cosiddetto “shuttle” una opera sorpassata, inutile e oltremodo costosa.
Forse il tutto andava analizzato per tempo e non a programmi già avviati, in ogni caso se si mette in discussione (a torto o a ragione) il rapporto con Ryanair, a maggior ragione andrebbe valutata da parte degli Enti Locali tutta l’azione di marketing territoriale e di promozione del turismo, che troppo spesso si manifesta in iniziative “discutibili”, alquanto estemporanee, disomogenee, uno spreco di risorse senza che vi siano reali ritorni.
Antonio Carito
Tour Operator
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