May 10, 2025

Dopo le polemiche elettorali su Enel, si riteneva che dal nuovo sindaco, e dalla sua maggioranza, dovesse essere assunta una qualche urgente iniziativa finalizzata a chiarire definitivamente i rapporti tra Enel, le Istituzioni brindisine e la stessa città. Invece, nulla! Sul tema è calato il silenzio più assoluto, come se non interessasse più a nessuno come il gigante energetico si attesti sul nostro territorio.

 

Purtroppo, esso (il tema) continua ad essere di estrema attualità non solo in quanto, molto opportunamente, qualche sigla sindacale ha denunciato il sostanziale affievolimento delle relazioni industriali, e del conseguenziale dialogo, ma anche perché la multinazionale dell’Energia, che vede peraltro la congrua partecipazione del Ministero dell’Economia, ha reintrodotto alcune procedure di gara sulle quali non è possibile non esprimere valutazioni molto negative a causa dei riflessi devastanti che queste determinano sul sistema socioeconomico in generale, e su quello brindisino in particolare.

 

In estrema sintesi: Enel adotta ormai prevalentemente quelle procedure di gara on line che qualche anno fa erano state oggetto di numerose interrogazioni parlamentari a causa della loro scarsa trasparenza. Ebbene, oggi Enel quelle procedure le ha pure peggiorate, escogitando un nuovo modello: quello della cosiddetta “Asta inversa” in virtù della quale, stante un determinato prezzo base, ogni dieci minuti le imprese partecipanti alla gara possono proporre un determinato ribasso, con ciò determinando non solo quella corsa al massimo ribasso che stride con i principi generali della qualità delle prestazioni rese, ma anche con i ripetuti rilievi posti dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. Un sistema che definire “cravattaro” non pare essere molto irriguardoso!

 

Se poi a tanto si aggiunge la progressiva marginalizzazione di gran parte delle imprese locali storicamente più qualificate, messe da parte per lasciare il posto a soggetti imprenditoriali non locali sui quali da tempo in altre sedi sono in corso verifiche delicatissime, ci si rende conto di quanto ormai poco la politica brindisina pesi sulle decisioni di Enel: meno di zero!

 

Urge, quindi, richiamare tutti alle proprie responsabilità: dal nuovo Sindaco, alla sua Giunta; dalla maggioranza consiliare, alle stesse opposizioni; dai sindacati, che nel corso di questi anni con Enel hanno dialogato poco, a quelli che hanno dialogato troppo…; alla stessa Confindustria, della quale comprendiamo gli imbarazzi, a condizione che essa comprenda i nostri a chiamare le questioni con il proprio nome e cognome.

 

Ergo, non so dire per gli altri. Ma per quanto riguarda l’Udc, la questione Enel riprende ad essere da oggi uno tra i temi prioritari dell’agenda politica.

 

Avv. Euprepio Curto
Commissario provinciale Udc Brindisi

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