Giornata di sciopero generale domani, martedì 21 ottobre 2025, per i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento chimico-farmaceutico Euroapi di Brindisi. L’astensione dal lavoro durerà otto ore per ogni turno, coinvolgendo i giornalieri per l’intera giornata del 21 e i turnisti dalle 6 di domani alle 6 del 22 ottobre.
La protesta nasce dopo mesi di appelli rimasti inascoltati e a seguito della partecipata assemblea generale che si è svolta nei giorni scorsi nello stabilimento che sta progressivamente perdendo produzioni e prospettive, mentre l’azienda continua a rinviare ogni confronto e decisione sul futuro del sito.
Il piano produttivo 2026, presentato di recente, prevede una capacità inferiore al 50%, interpretata dai sindacati come un chiaro segnale di disimpegno industriale. A ciò si aggiungono impianti ancora fermi, la contrazione della domanda per l’unico nuovo prodotto assegnato a Brindisi e l’uscita dell’attuale direttrice di stabilimento dopo meno di un anno di incarico.
Per i rappresentanti dei lavoratori, la mancata chiarezza sulla vendita del sito e l’assenza di una strategia di rilancio rischiano di compromettere ogni possibilità di investimento e di aggravare la crisi occupazionale.
«Brindisi non può permettersi di perdere un presidio industriale strategico nel settore chimico-farmaceutico» — affermano i sindacati — «né di assistere allo smantellamento di competenze e posti di lavoro».
Accanto allo sciopero di domani, è stato proclamato lo stato di agitazione con blocco degli straordinari e riduzione della reperibilità fino al 31 dicembre, oltre a un nuovo pacchetto di 8 ore di sciopero tra il 27 e il 30 ottobre.
La richiesta al gruppo Euroapi è netta: chiarire se intende rilanciare o dismettere il sito di Brindisi, ponendo fine a un’incertezza che pesa ormai da troppo tempo sui lavoratori e sull’intero territorio.
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