Relativamente alle polemiche insorte dallo spostamento dello Snim a Bari, condivido sia pure in parte le considerazioni del sindaco.
A mio avviso è necessario lavorare per una crescita della qualità degli eventi, anche a scapito della quantità.
Gli eventi, per essere tali, devono diventare palcoscenico abituale di iniziative di alto livello e di richiamo nazionale e internazionale.
Troppe volte in passato gli eventi sono stati solo occasione di sacche di clientelismo.
Non si può andare avanti con delle manifestazioni che nulla in realtà producono se non estemporanee iniziative prettamente localistiche e di scarsa qualità, talvolta esaltate oltre misura da una parte della stampa locale ma ignorate dai mass media nazionali.
Ovviamente parliamo degli eventi che usufruiscono di contributi pubblici che nel loro insieme arrivano ad un esborso a carico del bilancio comunale di circa € 1.000.000,00 l’anno, una cifra indubbiamente considerevole.
Quello degli “eventi” è quindi un settore che va rivisto; l’impegno deve essere quello di realizzare una programmazione di medio-lungo periodo che consenta di sfruttare tutti i canali di promozione in maniera capillare e puntuale e che realmente agevoli il raggiungimento dell’obiettivo strategico in termini di ritorni d’immagine con conseguenti ricadute economiche sul territorio e nuovi flussi turistici.
Occorre una cabina unica di regia che sappia selezionare quegli eventi davvero meritevoli di contributi economici, sapendo distinguere tra iniziative aventi un valore promozionale e iniziative mirate allo svago dei soli abitanti che pure ci devono essere ma che non possono essere mistificate come iniziative di marketing territoriale.
Il campionato mondiale della motonautica, la regata Brindisi-Corfù, il Negroamaro Wine Festival, la FedCup di Tennis, il Medieval Fest, le manifestazioni religiose (Processione a Mare e Processione Corpus Domini), rappresentano una buona base su cui lavorare e ulteriormente investire.
Mi auguro quindi che il Sindaco dia maggior slancio e autonomia alla delega che si occupa di Marketing Territoriale, il delegare la selezione degli eventi alla Fondazione Nuovo Teatro Verdi non è si è rivelata una buona idea.
E’ tempo di dire basta con i “dilettanti allo sbaraglio” non si possono accomunare nello stesso capitolo di spesa iniziative di richiamo internazionale e iniziative (sagre, festival e affini) della sconosciuta neo associazione che richiama solo parenti ed amici.
In ultimo, abbiamo un veicolo di marketing territoriale che non sfruttiamo , mi riferisco alla squadra di Basket che milita in A1 e disputa tornei continentali, se è pur vero che l’amministrazione non può concedere contributi alle società professionistiche è altrettanto vero che niente impedisce lo sviluppo azioni di co-marketing specie allorquando si disputano gare su palcoscenici prestigiosi e di grandi bacini di utenza (si pensi ad esempio a Milano e Berlino).
Antonio Carito
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