May 11, 2025

“La realizzazione della nuova torcia a terra di Versalis non porterà lavoro alle aziende brindisine”. E’ quanto ha denunciato Franco Gentile, presidente della CNA di Brindisi.
Gentile ha chiesto l’intervento del Sindaco Rossi con una lettera aperta.

“Apprendiamo con piacere – scrive Gentile – che finalmente è avviato a conclusione l’iter autorizzativo per la realizzazione di una “torcia a terra”, ad opera di Versalis, all’interno dello stabilimento petrolchimico di Brindisi.
Si tratta di un investimento di oltre 50 milioni di euro fortemente richiesto dal territorio e che va a risolvere annose problematiche sul piano ambientale. Alla soddisfazione per i passi in avanti compiuti da questo punto di vista, però, non ne corrisponde altrettanta in riferimento al coinvolgimento delle imprese locali nella costruzione del nuovo impianto.
Alla Cna che la costruzione e il montaggio della torcia siano stati già appaltati ad imprese non locali e quindi escludendo le aziende brindisine. Se la cosa fosse confermata sarebbe grave la totale mancanza di considerazione per le nostre imprese, visto che non sono state invitate neanche a formulare l’offerta, nonostante si tratti di attività non specialistiche e peraltro normalmente operate da molte aziende locali”.
Per questo la Cna chiede “al sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, di svolgere un ruolo di garanzia” ed “insisterà perché le aziende impegnate in questi nuovi investimenti nell’ambito del petrolchimico forniscano adeguate e puntuali spiegazioni sulle questioni appena citate”.

 

Le parole di Gentile hanno smosso il mondo politico.

 

Per l’On. Mauro D’Attis (F.I.) “la denuncia del Presidente della Cna Franco Gentile non va letta come un semplice lamento. Offre lo spunto, invece, per chiedere con forza all’Eni di fare chiarezza sulle reali intenzioni riferite allo stabilimento petrolchimico di Brindisi.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una serie di impegni troppo generici che non hanno permesso di stabilire il futuro dell’insediamento brindisino.

L’Eni, a questo punto, venga a Brindisi a spiegare cosa vuol farne del petrolchimico, quali investimenti intende programmare e con quali ritorni in termini economici, occupazionali e di miglioramento delle condizioni ambientali.

E’ sin troppo evidente, infatti, che la torcia a terra rappresenta un elemento di scarsa rilevanza rispetto a ciò che si può e si deve fare a Brindisi.

Ma occorre chiarezza: ciò che è mancato sino ad oggi.”

 

Per Francesco Cannalire (Segretario Cittadino del PD) “l’appello lanciato sul Nuovo Quotidiano di Puglia online dal Presidente della CNA Brindisi Franco Gentile , non può e non deve rimanere inascoltato. Questo territorio vive un periodo di transizione e le criticità che si stanno affrontando sono molteplici e complesse. L’importante tessuto di imprese e di professionalità brindisine non può essere escluso a priori dalle possibilità determinate dagli investimenti, per ambientalizzazioni e potenziamenti impiantistici, che tutte le multinazionali presenti sul territorio hanno in previsione di attuare anche a seguito di precisi accordi con le Istituzioni locali e nazionali. Premesso che è fondamentale rispettare l’autodeterminazione aziendale e la libera iniziativa di chi investe, crediamo che la filiera locale debba essere messa nelle condizioni di poter competere alla pari con tutte le altre aziende. Auspichiamo quindi possa aprirsi, in tempi brevi, un confronto che porti ad una soluzione che veda il coinvolgimento delle Istituzioni locali, delle associazioni datoriali e sindacali e di tutte le aziende interessate”.

 

Per Mauro Vizzino, Presidente Commissione Ambiente della Regione Puglia, “la denuncia del Presidente della CNA Franco Gentile è gravissima. Se corrisponde tutto al vero, le aziende impegnate all’interno del Petrolchimico dovranno dar conto del proprio operato. Non è immaginabile che Brindisi debba pagare da decenni le conseguenze – in termini ambientali e della salute dei cittadini – della presenza di un colosso della chimica sul proprio territorio e poi risulti totalmente ignorata nel momento in cui vengono affidati appalti per decine di milioni di euro.

So bene che non esistono corsie preferenziali nell’attribuzione di appalti, ma è inaccettabile che la programmazione dei lavori per la costruzione della torcia a terra e per semplici lavori di edilizia non sia avvenuta con il coinvolgimento degli enti locali, delle organizzazioni di categoria e dei sindacati. Ed è altrettanto inaccettabile che alle gare non siano state neanche invitate le imprese locali che – come è noto – hanno al proprio attivo esperienze specifiche per l’esecuzione di tali lavorazioni.

Versalis ed Eni Rewind forniscano immediatamente risposte chiare ed esaurienti. Da parte nostra, non consentiremo che Brindisi subisca questo ennesimo sfregio”

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