May 13, 2025

“La comunicazione che genera relazioni” è il tema che l’Azione Cattolica di Brindisi-Ostuni ha scelto per la sua annuale assemblea diocesana, che si è tenuta ieri, sabato 23 febbraio 2019, presso il teatro della parrocchia “S. Vito Martire” a Brindisi. Al centro della riflessione assembleare il manifesto dell’associazione Parole O_stili che, con il contributo di Fabiana Martini, è stato oggetto di riflessione imponendosi come meta educativa imprescindibile; la direzione è quella dell’umanizzazione dei luoghi della comunicazione, delle piazze dei nostri paesi come delle piazze virtuali.

 

Fabiana Martini, triestina, da tempo impegnata con giornalismo e politica nella restituzione di un nuovo stile alla comunicazione, ha sottolineato l’importanza delle parole, che non sono mai neutre, dicono chi siamo e chi vogliamo o non vogliamo essere, sono azioni che hanno delle conseguenze, per questo vanno scelte con cura, senza mai dimenticare che anche dietro una tastiera ci sono delle persone in carne e ossa. L’esperienza di Parole Ostili, diffusa e condivisa in tutto il Paese e in tanti ambiti – dalla scuola allo sport, dalla politica al mondo aziendale -, ha la forza del Noi, che solo può vincere e rispondere al narcisismo dilagante che impera sui social.

 

In un tempo scandito da parole d’ordine di chiusura e rifiuto, l’AC ha scelto di riflettere sulla comunicazione come occasione di incontro con l’altro e come strumento in grado di destabilizzare; se ne è dedotta dunque la potenzialità di uno strumento capace di arricchire, sostenere e dare slancio ai percorsi di crescita.

 

Non casuale è stata, poi, la scelta del luogo dell’incontro: Brindisi, cuore della diocesi e proscenio di episodi di violenza nelle ultime settimane, necessita di nuovi spazi di interazione e dialogo dove cittadini e istituzioni possano incontrarsi e non scontrarsi. La posta in gioco è alta e non è più possibile tralasciare aspetti apparentemente marginali ma nella realtà essenziali, pena avvenimenti mortificanti la stessa umanità delle persone – come attestano gli ultimi fatti, riguardo il dormitorio brindisino smantellato in giorni recenti.

 

Bisogna prendere consapevolezza una volta per tutte, infatti, che comportamenti aggressivi e violenti non possono essere estirpati se non con un serio atto preventivo, che deteriora le stesse radici del fenomeno: la promozione di relazioni buone e di un tessuto sociale che possa definirsi tale nella misura in cui le sue fibre –le singole persone- sono intrecciate reciprocamente, in un principio di interdipendenza. Sono, queste, le relazioni che, rendendo i singoli capaci di esprimere i propri pensieri e le proprie aspirazioni, li inseriscono appieno nella società, li fanno sentire parte integrante di una Comunità, civile o ecclesiale ma prima di tutto umana.

 

Piccoli passi si intercettano nella presenza attenta e premurosa all’assemblea dell’Ufficio diocesano per la Pastorale organica – in linea con l’impronta sinodale che papa Francesco vuole dare alla Chiesa intera – e le associazioni “Compagni di Strada” e “Avvocati di Strada”, che quotidianamente si fanno prossimi a quanti non riescono a comunicare i propri bisogni o non vengono ascoltati.

 

L’assemblea diocesana si è conclusa con l’arricchente contributo di una rappresentanza dei ragazzi dell’ACR e dei Giovanissimi anche loro, da oggi, impegnati in una comunicazione “non ostile” necessaria per la costruzione del futuro.

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