May 2, 2025

Dopo quasi un mese “sabbatico”, forse sta per terminare la crisi politica dell’Amministrazione Consales e, mentre i partiti di maggioranza discutono su quali Assessori tenere e quali cambiare, le casse comunali o per meglio dire tutti noi dovremo corrispondere circa 30.000 euro per il pagamento degli stipendi ai 9 Assessori che dai primi di Dicembre, giusto decreto del Sindaco, non hanno più nessuna delega attribuita e quindi nessuna competenza amministrativa.

In accordo con chi ha già sollevato la questione in questo momento di crisi un gesto di dignità sarebbe quello di devolvere l’indennità a qualche associazione benefica della città.

Ma, oltre al rinnovo della Giunta, la vera questione politica che da qualche tempo si discute è l’approssimarsi della data del 4 febbraio che, oltre ad essere Sant’Etichio martire, è la data ultima utile alle dimissioni del Sindaco affinché poi si possa andare a votare a maggio.

La vita di questa amministrazione è legata a tale scadenza che, se superata da Consales, ridarà forza e vigore a tutta la coalizione che tornerà ad essere unita e coesa poiché nessuno auspica un lungo periodo di commissariamento per il Comune.

Il collante di una maggioranza di governo deve essere il programma da realizzare e non la paura di tornare alle urne sapendo che molti degli attuali consiglieri non saranno rieletti.

Proprio in Consiglio comunale Mauro D’Attis, a nome di tutti noi, avvertì sulla grave responsabilità della maggioranza e di Consales: davanti alla consapevolezza della crisi dei numeri, dei programmi e delle imbarazzanti inchieste giudiziarie è davvero arduo respingere il ritorno alle urne con il grave rischio, appunto, di un lungo commissariamento.

In questi giorni sulla stampa sono apparsi articoli che ipotizzano motivazioni politico-economiche (PUG, Bonifiche, Rifiuti) a base del patto di governo che tiene insieme la sinistra con i centristi ma, a costo di sembrare ingenuo, io credo che, ahimé, basti molto meno, in una città come Brindisi, a tenere insieme tutto ed il contrario di tutto.

Il problema reale di questa città è da ricercare nella mancanza di una classe dirigente al Governo cittadino forte e dinamica, una classe dirigente capace di prendere le decisioni per la nostra Città svincolata da vecchie logiche che, ad esempio, a pochi giorni dal consiglio monotematico sull’Energia, portano il Sindaco Consales a chiedere pubblicamente all’ENEL di farsi carico della spesa per la costruzione di un nuovo PalaEventi.

Una classe dirigente deve uscire da questa situazione di sudditanza psico-economica sotto il costante ricatto occupazionale e avviare con le grandi aziende del territorio un dialogo costante per salvaguardare tutti gli interessi in campo.

Inoltre, dovrebbe, al di là delle appartenenze politiche, “fare quadrato” ed affrontare unitariamente le questioni che incidono fortemente sullo sviluppo come la TAP o l’aperura dell’Aeroporto di Grottaglie.

E mi pare che siano temi, tutti questi elencati, che proprio questa opposizione, a cominciare da Forza Italia, ha posto con grande responsabilità appunto.

Intanto, come “coloro che son sospesi” siamo tutti i attesa che Consales e Ferrarese sciolgano le riserve per l’ennesimo rimpasto in nome sempre, ahiloro, del bene dei brindisini.

COMUNICATO STAMPA PIETRO GUADALUPI – CONSIGLIERE COMUNALE DI FORZA ITALIA E VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI BRINDISI

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