È nato a Bologna un nuovo polo dedicato alla danza. Il suo nome è Almadanza e dal prossimo ottobre sarà la sede di APP-Almadanza Professional Programme, un corso intensivo di formazione coreutica per professionisti dalle caratteristiche di internazionalità uniche.
APP è un percorso nell’ambito della danza contemporanea, aperto a 20 allievi fra i 18 e i 26 anni, selezionati attraverso audizioni che verranno effettuate in diverse città italiane. Dopo la prima tappa che si è tenuta a Bologna il 29 aprile e che ha visto partecipare 13 aspiranti allievi, sabato 3 giugno la commissione si sposta a Brindisi per selezionare nuovi giovani danzatori. Le audizioni si terranno all’Accademia delle danze (via Provinciale San Vito 44, Brindisi) dalle ore 17 alle 20. Per candidarsi bisogna iscriversi compilando il modulo on line: www.almadanza.it/professonalprogramme-it.html.
APP ha come obiettivo l’ampliamento e il consolidamento del patrimonio tecnico, creativo e artistico di aspiranti danzatori. Si tratta di una formazione mirata ad esaltare le caratteristiche individuali all’interno di uno spazio professionale e propositivo che, in maniera pratica e costruttiva, plasma un danzatore cosciente, consapevole e coerente. APP corrisponde ad un anno intensivo di formazione coreutica (da ottobre a maggio), che getta le basi per una buona preparazione al mondo del lavoro e quindi alla professione del danzatore. Gli allievi avranno modo di misurarsi quotidianamente con studi pratici e tecnici, lavori creativi e approfondimenti teorici, investendo su loro stessi e sullo sviluppo della loro maturità artistica e personale. La direzione artistica di APP è affidata alla danzatrice Elisa Pagani, fondatrice della compagnia DNA, nota formazione bolognese che dal 2009 solca i più importanti palcoscenici italiani.
Oltre ai docenti della scuola Almadanza, il corso può vantare come insegnati ospiti Manfredi Perego, Fabrizio Favale, Simona Bertozzi e Daniele Ninarello. Inoltre sono previsti nel programma focus specifici tenuti da danzatori internazionali come Roberto Zappalà (compagnia Scenario Pubblico, Catania), l’israeliano Emanuel Gat, direttore dell’omonima compagnia o la spagnola Marina Mascarell. Infine il corso ha attivato collaborazioni e possibilità di scambi con Scenario pubblico Compagnia Zappalà Danza, Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto e la compagnia DNA. Sono previste borse di studio ai più meritevoli (a discrezione della direzione). Le prossime date in cui sarà possibile candidarsi per la frequenza del corso (previa iscrizione sul sito almadanza.it) saranno 25 giugno a Pescara e 3 luglio di nuovo a Bologna.
Almadanza, nata anche grazie al supporto del gruppo Swans, società che si occupa di fornire servizi nell’ambito della cultura, è un centro unico in Emilia Romagna per dimensioni, qualità dello spazio e attrezzature. Ha inaugurato la sua sede da pochi mesi e ha già collezionato oltre 200 iscritti. Nasce dall’esperienza di Pier Paolo Gobbo e Stefania Onesti, due danzatori e insegnanti ben radicati sul territorio, che provengono da una formazione classica. Almadanza, però, è aperta a tutte le discipline della danza e alla cura e salute del corpo. Il centro offre oltre 1000 mq studiati ad hoc di sale danza, spazi per fisioterapia e massaggi e aree attrezzate per yoga e pilates, con pavimento danza tecnico e professionale. L’atmosfera che si respira muovendosi negli ambienti è vibrante e carica di grandi aspettative e sogni che i fondatori e i docenti vogliono contribuire a materializzare. Ad Almadanza si balla, si canta, ci si allena, si impara a stare su un palcoscenico, ci si prende cura del proprio
corpo e si fa tutto con lo stesso livello di passione, serietà e professionalità.
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