May 17, 2025

Mns e GI
Rientrati a Brindisi dal Campo di formazione ”Invictus” tenuto a Contigliano (Rieti), apprendiamo dalla stampa della volonta’ dell’amministrazione comunale di destinare la ex delegazione municipale del rione casale a luogo deputato all’ accoglienza di minori e non extracomunitari.
Lungi da noi ogni tentativo di cadere in derive xenofobe o razziste, in quanto non ci stancheremo mai di ripetere che il nemico da combattere non e’ l’immigrato in se, ma l’aggressione che il mondialismo globalizzatore opera ogni giorno sulle nazioni, sgretolando i tessuti comunitari e impoverendo sempre di piu’ Europa ed Africa, – abbassando nella prima il senso di sicurezza e le conquiste sociali, immettendo masse di disperati che, limitando il discorso ai migliori tra loro, nella migliore delle ipotesi accettano di farsi sfruttare e cosi’ arricchiscono i nuovi mercanti di schiavi abbassando le soglie del valore/lavoro a discapito loro e nostro, e nella peggiore minano la sicurezza delle citta’ , laddove tanti, troppi e intollerabili, sono i crimini violenti e predatori compiuti dai peggiori, e sono tanti, tra loro -, e nello stesso tempo privano l’Africa delle sue energie migliori, i giovani ventenni e trentenni, lasciando quelle nazioni nel degrado piu’ assoluto, e destinandole a involvere e impoverire sempre piu’, avendo come unica alternativa un esodo di massa che non risolvera i loro problemi, ma rendera’ sempre piu’ un inferno le nazioni europee, peggiorando i nostri.

Non possiamo comunque esimerci dall’esprimere un giudizio assolutamente negativo sugli atti compiuti dalla giunta, intanto perche’ e’ infelice la scelta, nel puntare ad utilizzare un bene pubblico nato per offrire servizi ad un quartiere periferico che si allunga sino alla litoranea, e poi perche’, da sempre, il casale e’ un quartiere slegato dal contesto cittadino, quasi ”di nicchia ”, senza voler alludere a differenziazioni elitarie, ma solo per esprimerne la particolarita’, e l’immissione di un nucleo di persone che difficilmente vogliono integrarsi (vedi dormitorio di via prov. San Vito) ne minerebbe gli equilibri e la evidente e indubbia tranquillita’ .
In attesa di decisioni che non spettano alle Comunita’ locali, ma al Governo nazionale, e che auspichiamo, nel voler aiutare queste persone a casa loro, con un piano di interventi serio e strutturale, ritenuamo che chi e’ qui vada accolto nel migliore dei modi, dando comunque soluzione e PRIORITA ai problemi degli italiani, ma che le scelte non devono essere operate contro I residenti ma CON I residenti, e se si vuol risolvere il problema dei minori non accompagnati, vi sono altre soluzioni alle quali vogliamo e possiamo concorrere, ma quella scelta ci pare assolutamente la meno adeguata.
Se dovesse persistere tale volonta’, ci vedra’ schierati contro con tutti gli strumenti offerti dalla legge.

 

UDC
La scelta di utilizzare gli uffici comunali del rione Casale per ospitare immigrati minorenni non accompagnati appare quella meno idonea e frutto di una politica di improvvisazione che ci meraviglia proprio perché viene da sinistra.
Non so cosa prevedesse il programma di Rossi in merito all’utilizzo dei beni immobili di proprietà dell’ente, in modo particolare le delegazioni comunali, tipo quella del Casale chiusa per carenza di personale e non per altri motivi, ma tra l’altro esistono agli atti le ultime delibere della circoscrizione Casale presieduta da Alfredo Quaranta in merito all’uso di quei locali.
Noi abbiamo sempre sostenuto che quei beni posti in punti strategici dei quartieri debbano essere messi a disposizione della comunità per le reali carenze di servizi e per i bisogni dei cittadini che si distinguono da quartiere a quartiere. Al Casale abbiamo sempre pensato ad un centro per gli anziani, visto che quello del rione Bozzano non riesce a soddisfare le esigenze per tutti i quartieri oppure a un bando per giovani o per chiunque vi voglia avviare attività commerciali, attraverso delle Start Up, riqualificando così quelle strutture che con il passare degli anni diventano zone degradate.
Inoltre vorrei ricordare al Sig. Sindaco che esiste un rilievo della Corte dei Conti sulla spesa delle casse comunali in merito all’uso improprio di tanto denaro per la ristrutturazione di immobili da destinare ad extracomunitari (quanto sta costando il centro di via Provinciale per San Vito?), in quanto vi sono altri strumenti finanziari da utilizzare e di competenza dello Stato, come fu fatto per il centro di Tuturano.
Mi auguro che in scelte del genere possa coinvolgere di più la città o il mondo dell’associazionismo e del sociale per non creare allarmismi e contrasti nelle realtà locali, senza nulla togliere all’importanza dell’accoglienza.

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