È un periodo da incorniciare quello che sta attraversando in questo momento Gianvincenzo Piro, trentaduenne attore originario di Francavilla Fontana, trapiantato a Roma per restare a diretto contatto con il mondo delle produzioni teatrali, cinematografiche e televisive.
Il calendario più prossimo, infatti, gli riserva soddisfazioni in rapida successione: nelle ultime settimane il debutto nella fiction con Gerri, poi la collaborazione a una regia teatrale, per proseguire con l’uscita, entro fine anno, del docufilm di Dennis Cabella e Marcello Ercole Waterfront, che lo vede protagonista.
Per ora Piro si gode il successo di Gerri, la nuova serie diretta da Giuseppe Bonito, in onda su Raiuno ogni lunedì di questo mese in prima serata e premiata dal pubblico con una media superiore ai 3 milioni di spettatori. All’interno della storia, ambientata a Trani e ispirata ai romanzi di Giorgia Lepore (anche lei pugliese di Martina Franca), Gianvincenzo Piro è il giornalista Pierpaolo Costa, fidanzato della poliziotta Annalisa Righi e confidente “professionale” dell’ispettore di polizia Gerri Esposito, che ha una tresca proprio con la ragazza di Pierpaolo. «È una fiction corale – commenta Piro – trainata dalla bravura dei protagonisti Giulio Beranek e Valentina Romani e dei magnifici Fabrizio Ferracane, Roberta Caronia, Massimo Wertmüller, Carlotta Natoli e Irene Ferri. Poi c’è una serie di attori giovani, tutti bravissimi. Il mio personaggio è tra quelli minori, ma si delinea sempre di più passando da un episodio all’altro della serie».
Grandi soddisfazioni anche in palcoscenico. Dopo le tante prove d’attore, dal teatro classico alla commedia, dal 6 al 15 giugno prossimi Piro affronterà la messinscena dalla parte opposta della ribalta. «In questo periodo – racconta – sono impegnato a Cagliari, dove sto vivendo la nuova esperienza professionale di assistente alla regia, al fianco di Allex Aguilera, per l’allestimento dell’opera lirica La favorita di Donizetti, con Beatrice Venezi alla direzione d’orchestra».
Dal mare della Sardegna a quello della Liguria, principale collante narrativo di Waterfront, il film in cui Piro interpreta il ruolo di Marco. «Il titolo – spiega l’attore – richiama quello del mega progetto di trasformazione urbanistica, che interesserà la zona di Levante e gli insediamenti nautici, logistici e produttivi del porto di Genova. In quel contesto, tra delusioni e successi, si sviluppa la storia d’amore e l’attesa di futuro dei due giovani protagonisti, Marco e Francesca. Il film dovrebbe uscire entro la fine del 2025 e sono ansioso di conoscere quale sarà il suo impatto sul pubblico, dal momento che potrebbe stimolare il dibattito sulla rigenerazione urbana delle città portuali e sul cambiamento del loro volto tradizionale».
Laureato in Regia e Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Lecce, diplomato in Recitazione alla Clesis Arte di Carlo Merlo a Roma e perfezionatosi con Pupi Avati, Michele Placido e Ivana Chubbuck, da tredici anni Gianvincenzo Piro calca i palcoscenici dei teatri italiani, su cui è stato diretto, tra gli altri, da Davide Livermore, Nicola Piovani, Robert Carsen e Daniele Salvo.
Prima di Gerri, sul piccolo schermo Piro è apparso in L’almanacco del giorno dopo con Drusilla Foer e negli spot Pasta Garofalo, Spotify e Tim per Sanremo 2025.
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