Non c’è due senza tre. Ecco puntuale come un orologio svizzero il terzo grande errore di questa amministrazione comunale di Erchie. Amministrazione che non ripudio nell’averla sostenuta e votata su intendimenti politici che ancor di più oggi, appare essere stati disattesi. Ragion avvertite da subito percui ne trassi le mie opportune decisioni. Il Noi era ed è un espressione di coinvolgimento e condivisione con la città di Erchie ovvero la sintesi della denominazione NoiErchie (nome della lista e del progetto politico di cui è espressione l’attuale amministrazione).
Coinvolgimento e condivisione che sono mancati quel 26 aprile ultimo scorso in cui il consiglio comunale approvava a ”maggioranza” un’apposita convenzione che avrebbe dovuto dare il via al megaimpianto di compostaggio privato da costruire in una poco attrezzata e urbanizzata area industriale. Il primo grande errore. Gli erchiolani, la stragrande maggioranza di loro (compreso tanti elettori di questa amministrazione) non sapevano neanche di cosa si stesse parlando. La scelta capodica del Primo cittadino di procedere con la sola logica dei numeri, nonostante qualche consiglio a non farlo, ha scatenato un putiferio. In pochi giorni la Comunità è stata scossa da un sisma sociale che ha fatto raccogliere ben oltre 3000 adesioni di contrarietà.
Compreso il mio deciso e motivato No a siffatto impianto. Contrarietà espressa sia contro un impianto ma principalmente contrarietà ad una forzatura data sull’argomento. E’ verità storica il fatto che oltre ad un consiglio comunale nel lontano aprile 2014 e qualche schermaglia elettorale non era stato mai dato, il giusto peso all’informazione, ascolto, condivisione e convenienza, di questo megaimpianto, con la comunità amministrata.
Lo stesso trattamento di mancato ascolto e condivisone con i cittadini è stato protratto nella convocazione di un consiglio monotematico, quello del 4 agosto 2016. Secondo grande errore. Come si poteva credere di racchiudere quel enorme dissenso nell’ambito di un semplice scambio tra consiglieri. Basta pensare che a Francavilla Fontana su un meno impattante campo da golf , rispetto ad un megaimpianto di trattamento del FORSU, si è fatto un consiglio monotematico aperto a tutte le associazioni o singoli cittadini che hanno fatto pervenire richiesta preventiva d’intervento.
Ora giunge l’ennesimo errore. Il Terzo. Sabato prossimo 1 ottobre su disposizione del Primo cittadino sono stati convocati (non si comprende a fare cosa: un consiglio comunale? Un gruppo di lavoro? Un incontro informale? Che cosa?) i consiglieri comunali per discutere come testualmente riportato … “al sollevato problema dell’Impianto di Compostaggio (caspita le maiuscole iniziali, che lustro) e valutarne le possibili concrete soluzioni”… Una discussione di questa portata viene fatta alla presenza del Commissario del Sistema Impiantistico dei rifiuti della regione Puglia, l’avvocato Grandaliano.
Discussione che secondo gli intenti dovrebbe giungere ad individuare e a “valutare possibili concrete soluzioni”. Lo si vuole fare ancora una volta non coinvolgendo e non condividendo con i cittadini, e per giunta si fa tra un livello politico ed uno tecnico burocratico. Credo che su una questione cosi delicata il confronto debba essere tra il Popolo elettore e l’Eletto decisore ovvero tra la Comunità erchiolana e il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Cosi come lo stesso ha fatto qualche giorno fa a Taranto sulla questione del riordino ospedaliero dove si è confrontato con un comitato di cittadini, e come ha fatto a Bari con il comitato Fbronit.
Ad Erchie siamo pochi ma siamo cittadini con gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri cittadini Italiani. Almeno finche vige l’attuale Costituzione Italiana. Auspico che sabato prossimo si annulli una discussione al quanto sterile quanto inutile.
Peraltro ci sarebbe da capire e discutere come si fa a compatibilitizzare l’impianto di Erchie con quello relativo ad un altro impianto che si vorrebbe realizzare a poche decine di metri ma in agro di San Pancrazio. Come da avviso pubblicato nel BURP n. 107 del 22 settembre scorso.
Angelo Camassa
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