Ieri pomeriggio la società Apulia Genetics ha inviato una nota stampa lamentando i ritardi della ASL di Brindisi.
Scrivono cosi:
“In un momento storico in cui la tempestività di intervento è una questione di vita o di morte, Apulia Genetics lamenta che, nonostante dal febbraio 2020 abbia inviato espressa disponibilità della struttura e della strumentazione per l’esecuzione delle analisi Covid-19, ad oggi, l’ASL di Brindisi non si sia ancora espressa in merito alla semplificazione di un processo diagnostico più snello ed efficace per combattere la pandemia. Un fatto grave, tanto più se si considera che Apulia Genetics ha trovato sul mercato dei reagenti necessari sia per la diagnostica che per l’estrazione dell’RNA, che a breve saranno disponibili, mentre la struttura pubblica brindisina ne dispone in numero assai limitato (così come si evince dalle dichiarazioni ufficiali dei responsabili dell’Asl).
Le maglie della burocrazia hanno impedito, fino ad oggi, ad Apulia Genetics, di supportare la sanità pubblica attraverso le proprie strutture innovative, disponibili e pronte a giocare un ruolo fondamentale nei confronti della collettività.
Nonostante l’incontro avvenuto in data 27 marzo 2020 con il Dott. Stefano Termite – Dir. del SISP, ASL di Brindisi – presso i laboratori di Apulia Genetics ed il puntuale invio della documentazione e certificazioni delle strumentazioni ed equipaggiamenti in possesso della struttura, ad oggi si è nell’impossibilità di dare corso alle attività diagnostiche atte alla salvaguardia del nostro territorio tutto.
In un momento storico come questo, non si può rimanere ancorati ad arcaici presupposti burocratici e quando in gioco c’è la vita delle persone le decisioni devono essere adottate nella maniera più tempestiva possibile.
Così una struttura e le proprie professionalità sono costrette a segnare il passo in attesa che qualcuno possa accelerare i percorsi organizzativi ed autorizzativi, nell’ottica esclusiva della salute pubblica.”
Questa la replica inviata dalla Asl:
“In risposta agli articoli in cui la società Apulia Genetics sottolinea, tra l’altro, che la Asl di Brindisi non si sarebbe ancora espressa “in merito alla semplificazione di un processo diagnostico più snello ed efficace per combattere la pandemia”, il direttore generale Giuseppe Pasqualone, precisa che la società aveva dichiarato pubblicamente la disponibilità ad affiancare il Servizio sanitario nazionale nella situazione di emergenza.
“Abbiamo apprezzato questa disponibilità e sono stati avviati contatti con alcuni centri – e anche con Apulia Genetics – per valutare le possibilità di una collaborazione. In seguito, la direzione ha operato una serie di scelte come, per esempio, quella di allestire un laboratorio di microbiologia molecolare all’interno dell’ex ospedale Di Summa. Nel contempo – aggiunge Pasqualone – sono arrivati macchinari e reagenti e sono iniziate le analisi. Una parte dei tamponi viene inviata al Centro studi medici di Mesagne, una struttura accreditata e contrattualizzata da anni con la Asl di Brindisi. Per questo al momento abbiamo ritenuto di non coinvolgere altri privati, ma di puntare soprattutto sullo sviluppo del nostro laboratorio che si inserisce in una rete pubblica regionale al servizio dei cittadini pugliesi”.
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