May 14, 2025

Ieri pomeriggio l’Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica ha reso noto lo stato avanzato dei rapporti con la gestione del Map per organizzare la presenza del Map all’interno del Museo archeologico e di arte contemporanea di Ceglie.

In pratica si sono ufficializzate le voci insistenti da tempo, secondo le quali, davanti all’impossibilità della città di Brindisi di trovare soluzioni per una sede adeguata, la sede del Museo (che per cinque anni ha avuto casa nella Chiesa di San Michele Arcangelo) si sarebbe potuta spostare in Provincia dove realtà come Ostuni e Ceglie avrebbero già individuato le location idonee ad ospitare l’attività.

 

Oggi, attraverso un comunicato stampa, Raffaele Iaia, Coordinatore Cittadino dell’UDC, ha evidenziato la necessità che Brindisi offra una sede al Museo.

Scrive Iaia: “da circa un mese il Museo Mediterraneo dell’Arte “MAP” è senza sede, varie disponibilità ad ospitare il MAP sono arrivate dai comuni limitrofi come Ostuni, ed in questi giorni anche dal Comune di Ceglie M.ca.
L’amministrazione comunale di Brindisi, al momento, non riesce ad affrontare questo problema anzi sembra non esserselo posto proprio impegnata com’ è a discutere di varie beghe interne che riguardano più problemi personali che problemi della città.

Un museo come il MAP nella nostra città è molto importante per tutto ciò che rappresenta, ha contribuito a far conoscere l’arte e la buona cultura fuori dai confini territoriali, poi sfrattarlo proprio in piena estate invece di offrire qualcosa in più di attrattivo per i Brindisini e per il turismo di passaggio, vista la carenza di eventi che nel tempo si stavano consolidando, è davvero follia.

I luoghi di cultura non dovrebbero essere sfrattati ma valorizzati.

Nella città di Brindisi ci sono diverse strutture idonee per allocare detto Museo, oltre la casa del turista , potrebbe essere interessante i Bastioni di Porta Mesagne, sicuramente pronto per ospitare il MAP.
Appare assurdo che altre città puntano a rivalutare i loro musei e cercano di arricchire l’offerta per il turismo, per non disperdere un patrimonio artistico e culturale come quello del museo, e l’amministrazione di Brindisi a circa due mesi dal suo insediamento non riesca ad affrontare il problema della location.

 

Le notizie provenienti dalla Provincia hanno portato l’Amministrazione Comunale di Brindisi ad inviare una nota stampa per evidenziare l’impegno della struttura.

Scrive il portavoce del Sindaco: “a partire dal 25 luglio scorso, l’Amministrazione comunale di Brindisi, con l’interessamento diretto della sindaca Angela Carluccio e dell’assessore alla Cultura Maria Greco, è al lavoro per individuare la soluzione più adeguata a mantenere il presidio di Arte Contemporanea Map a Brindisi.
In un primo incontro avuto con il direttore scientifico del Map, prof. Massimo Guastella, sono state visionate alcune storiche strutture comunali che potrebbero divenire prestigiosa sede del Museo.
Nelle prossime settimane, l’Amministrazione comunale e la spin-off universitaria Cracc, che gestisce il Map, si incontreranno nuovamente per definire una soluzione condivisa per avviare stabilmente a Brindisi un centro espositivo per la messa in valore e fruizione delle arti visive contemporanee che andrà ad affiancare il Museo Faldetta, già presidio dell’archeologia”.

 

Queste le parole affidate a comunicati ufficiali. I fatti sono altri. Mentre le altre realtà si muovono senza alcuna difficoltà per individuare una sede che possa ospitare le attività della società che gestisce il Map, a Brindisi, ad oltre un mese dalla chiusura del Museo, non è stata ancora trovata una location idonea. Una sede che, oltre ad ospitare le opere in sale espositive confortevoli e architettonicamente prestigiose, possa permettere al Map di continuare a garantire un’offerta completa e qualificante, compresa la possibilità di svolgere adeguatamente la serie di attività educative e divulgative.

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