Ci ha lasciato Nicola Poli, 74anni, un vecchio amico, un bravo artista, un punto di riferimento per molti musicisti della città di Brindisi. Nicola ha condiviso i suoi anni con saggezza, gestendo con sapienza e passione i suoi sentimenti per la musica.
Attraverso la pagina facebook “Musicisti brindisini” ha offerto un notevole contributo della conoscenza a tutta la comunità locale.
Ha percorso la strada della musica con un catalogo enorme di esibizioni, collaborazioni e prospettive fungendo da ponte per portare l’arte anche alla radio, Tele Radio Trans e Radio Video Brindisi. Era il sogno che si avverava.
Ha riannodato i fili della sua vita, del dolore, del lutto nelle vicende personali, lasciando traccia di una storia di grande sensibilità, coraggio e rinascita. Era il fratello maggiore per i suoi innumerevoli amici, mantenendo negli anni un’identità artistica carismatica.
Nicola fece il suo esordio negli anni ’60 al cinema Astra al “Musichiere”, una festa organizzata dalle matricole universitarie. Il brano proposto fu la celebre “Fascination” che imparò seguendo l’esecuzione della sorella Maria Teresa al pianoforte.
Nicola, artista talentuoso e versatile, comprò il suo primo strumento, una chitarra, pagata 5.000 lire, con i soldi risparmiati per l’acquisto delle merende da consumare durante la ricreazione a scuola. Musicista in continua evoluzione e ricerca ha fatto parte del complesso I Moderni dal 1964 al 1966 e i Liceum.
Nel 1971 con i Broads ha partecipato al Festival degli Sconosciuti di Ariccia (Roma), un evento organizzato da Teddy Reno e Rita Pavone. Dopo tre giorni di eliminatorie, il gruppo si classificò al terzo posto su cinquantaquattro complessi partecipanti.
La canzone eseguita fu “Oggi è festa”, il cui testo nacque durante il viaggio in una Ford Taunus pagata 80.000 lire, stravolta nel colore originale e ridisegnata con un pennello in perfetto stile barocco, sulla quale erano impressi tutti i nomi dei componenti dei Broads.
Nicola era il padre di Giovanni Poli, giovane talento scomparso nel 2007 a soli trentaquattro anni in un incidente stradale, al ritorno da un concerto.
Nel 2014 ha raccolto dieci canzoni, un lavoro amatoriale e artigianale da destinare agli amici.
L’amore del padre e il significato di questa raccolta sono racchiusi nella presentazione del CD: “Tributo a mio figlio Giovanni – Chi lo ha conosciuto non potrà dimenticare il suo sorriso, la sua voce e la sua passione per la chitarra. Con questo album sarà sempre vicino a noi”.
Con Nicola Poli scompare una tra le più importanti risorse della nostra città. A tutti noi spetta il compito di ricordarlo.
MARCO GRECO
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