May 1, 2025

Tutti sappiamo che l’acqua è importante per la vita ma pochi siamo consapevoli che la sua carenza è la causa principale delle malattie croniche degenerative. Quando una pianta non riceve acqua, non secca immediatamente ma comincia ad appassire, perde delle foglie o non cresce come dovrebbe. Ebbene, le nostre cellule possono essere paragonate alle piante che, non ricevendo la sufficiente quantità d’acqua, cominciano a non funzionare a dovere, a non crescere, ad ammalarsi, ad invecchiare e, quindi, a morire.

 

È importante sapere che la carenza d’acqua endocellulare incide sulla disfunzionalità cellulare maggiorata del 10%. Ossia ad una carenza d’acqua cellulare dell’1% ne corrisponde una disfunzione del 10%; ad una carenza del 2% una disfunzione del 20% e così via. Pensate che con una carenza del 10% la cellula non può vivere a lungo per cui, se non si interviene immediatamente, essa ed il comparto di cui fa parte muore.

 

Mentre è ben conosciuta e temuta la disidratazione acuta prodotta dall’insolazione o dalla febbre alta, ben poco, invece, ci si preoccupa della disidratazione cronica e lenta derivata dalla carente assunzione di acqua o di cibi freschi acquosi (frutta e verdura crude). L’odierna abitudine di bere bevande zuccherate mal si concilia con l’esigenza idrica del corpo perché lo zucchero, producendo infiammazione (quindi calore e febbre), disidrata ulteriormente le cellule.

 

La causa per cui oggi si beve poco sono le attività lavorative che condizionano l’effettuazione naturale dei bisogni fisiologici. Un tempo, nei boschi o nelle campagne, era facile soddisfare l’evacuazione urinaria e dell’alvo intestinale. Oggi, sempre di corsa nelle città ed in mezzo a folle di gente ma anche negli ambienti di lavoro, sacrifichiamo continuamente gli stimoli evacuatori. Ciò a lungo andare non è cosa buona perché induce acidità. Trattenere l’urina o le feci, aldilà della sofferenza fisica, è l’insulto peggiore che possiamo procurare al nostro corpo.

 

Pertanto, più difficilmente chi urina ed evacua regolarmente avrà problemi intestinali o urinari. Le frequenti stitichezze, principalmente, altro non sono che fenomeni di disidratazione. Infatti, esse il più delle volte si risolvono immediatamente non appena si comincia a bere abbondantemente. Non credo che serva una laurea in medicina per capire che le feci secche e dure sono causate dalla loro disidratazione!

 

Mentre gli animali non hanno nessun vincolo sociale per effettuare i loro bisogni fisiologici, gli uomini, specialmente quelli che vivono in un contesto cittadino, sono condizionati da orari e situazioni vincolanti come, per esempio, stare in un mezzo di trasporto pubblico. Lo sforzo di trattenere sia le feci che l’urina, a lungo andare, può creare alterazioni morfologici molto gravi.

 

L’osservazione delle feci e dell’urina, un tempo quando i medici non avevano tanti mezzi tecnologici, era una modalità diagnostica molto importante. Addirittura, nell’ottocento, i medici assaggiavano le urine dei propri pazienti per fare diagnosi di diabete! La medicina orientale, ancora oggi, dà molta importanza all’osservazione degli escreti corporei. Ci sono molti testi a riguardo per chi volesse saperne di più.

 

 

(Continua)…

 

Rocco Palmisano

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