May 3, 2025

E’ stato presentato oggi a Roma, con la partecipazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il progetto Eagle LNG.

Si tratta di un gasdotto tra Italia e Albania che consentirà di portare in Italia un volume tale da soddisfare fino al 10% della domanda di gas.

Si prevede la costruzione di un gasdotto sottomarino che, grazie a un rigassificatore posizionato su nave a 5 km dalla costa dell’Albania, porterà in Italia dai 4 agli 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno, arrivando sulla costa pugliese (nei pressi di Lendinuso) – a detta dell’azienda – “senza significativi impatti sull’ambiente marino e terrestre e senza dover abbattere ulivi secolari“.

Eagle LNG ha già ottenuto le autorizzazioni necessarie dal governo di Tirana ed è in attesa di ricevere il nulla osta VIA dal ministero dell’Ambiente la cui Commissione Tecnica, nella fase di consultazione, non ha rilevato elementi di incompatibilità ambientale. Il progetto ha inoltre ottenuto fin dall’inizio il supporto della Regione Puglia, favorevole all’iniziativa anche per la validità del piano che non è in conflitto con l’economia agricola e turistica del territorio.

Di seguito il comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa.

 

Eagle LNG, gas dall’Albania all’Italia a basso impatto ambientale e a costi ridotti

● Il progetto prevede una pipeline sottomarina di 100 km e un gasdotto in Puglia di 18 km
● L’investimento complessivo è di 660 mln di euro
● In attesa della certificazione VIA, ottenuto il supporto della Regione Puglia e il riconoscimento della UE

 

E’ vicina la fase finale per il via libera alla realizzazione del gasdotto tra Italia e Albania che consentirà di portare in Italia un volume tale da soddisfare fino al 10% della domanda di gas. Il progetto Eagle LNG, presentato oggi a Roma con la partecipazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, prevede la costruzione di un gasdotto sottomarino che, grazie a un rigassificatore posizionato su nave a 5 km dalla costa dell’Albania, porterà in Italia dai 4 agli 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno, arrivando sulla costa pugliese senza significativi impatti sull’ambiente marino e terrestre e senza dover abbattere ulivi secolari.

 

La pipeline sottomarina coprirà i 100 km di distanza tra le due coste e sarà posata a circa 800 metri di profondità massima. Il corridoio a terra, situato a sud di Brindisi, sarà lungo meno di 18 km dall’approdo al punto di connessione con la rete di Snam Rete Gas. “Il sito individuato non ricade all’interno di aree protette e attraversa aree a scarso sviluppo urbano, mentre il tragitto corre in massima parte in parallelo e a breve distanza da una strada provinciale, senza quindi incontrare estese piantagioni di ulivi o altre colture agricole da sacrificare”, sottolinea il dott. Edmondo Falcione chairman del Gruppo Falcione promotore del progetto.

 

Il costo complessivo del progetto, che si avvale della consulenza legale di Nextlaw Società tra Avvocati, si aggira sui 660 milioni di euro e comprende l’investimento per la nave con rigassificatore e la realizzazione della pipeline.

 

Eagle LNG ha già ottenuto le autorizzazioni necessarie dal governo di Tirana ed è in attesa di ricevere il nulla osta VIA dal ministero dell’Ambiente la cui Commissione Tecnica, nella fase di consultazione, non ha rilevato elementi di incompatibilità ambientale. Il progetto ha inoltre ottenuto fin dall’inizio il supporto della Regione Puglia, favorevole all’iniziativa anche per la validità del piano che non è in conflitto con l’economia agricola e turistica del territorio.

 

“Eagle LNG – afferma il dott. Fabio Greco managing director del progetto – è una infrastruttura energetica d’importanza strategica per l’Italia e per l’Europa poiché riduce il rischio geopolitico di approvvigionamento gas con forniture economiche e sicure di provenienza diversificata con prevalenza USA, senza essere costretti alla dipendenza da un unico paese fornitore e senza dover attraversare paesi politicamente instabili”.

 

Per la validità del progetto, Eagle LNG è compreso dal 2013 negli annuali decreti del Ministero dello Sviluppo Economico di aggiornamento della rete nazionale dei gasdotti, mentre dall’Unione europea ha ottenuto il riconoscimento come Project of Energy Community Interest assegnato a dieci infrastrutture per l’approvvigionamento di gas ritenute strategiche per gli interessi energetici dell’Europa e dei Balcani.

 

 

COMUNICATO STAMPAPer ulteriori informazioni:

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