Tra poche ore i consiglieri comunali del nostro territorio verranno chiamati ad eleggere quello che sarà con molta probabilità l’ultimo presidente della provincia di Brindisi e l’ultimo consiglio provinciale.
Le polemiche come sempre non mancano quando nella nostra nazione si cerca di cambiare davvero qualcosa ed in questo caso non si sono fatte attendere. Si parla di metodo elettivo antidemocratico, di casta politica autoreferenziale, di miope rincorsa al potere.
A queste polemiche vogliamo rispondere che appena due anni fa si parlava di accorpamento della nostra provincia a quella di Taranto e si tenevano consigli comunali monotematici con ordini del giorno che votavano a favore della confluenza del nostro territorio in quello della provincia di Lecce.
Oggi tutto questo è messo alle spalle nel nome di un imminente azzeramento di questo ente intermedio.
L’azzeramento non può purtroppo essere immediato in quanto necessita di una modifica costituzionale sostanziale che non si può apportare per decreto Legge ma che ha bisogno di tempi più lunghi.
Intanto si doveva pur cominciare e noi stiamo cominciando a farlo davvero dopo tante chiacchiere.
Vogliamo sottolineare come “la casta” che verrà eletta non beneficerà di nessun gettone di presenza.
Che pur continuando a gestire per qualche altro mese le strade provinciali, i trasporti pubblici e le scuole medie-superiori lo dovrà fare con budget molto ridotto che sarà indirizzato al massimo alla gestione della ordinaria amministrazione.
Quindi niente appalti agli amici degli amici e niente assunzioni di favore. Infine a chi polemizza sul fatto che i cittadini della nostra provincia non vengono chiamati in prima persona a scegliere il loro presidente rispondiamo che il voto popolare non viene coinvolto nemmeno nella ben più importante elezione del presidente della Repubblica.
Pertanto cerchiamo di essere costruttivi e non disfattisti. Sforzandosi di cambiare si potrà anche commettere qualche errore di stile o di sostanza ma si tenta almeno di portare il paese fuori dal guado.
Lasciando le cose come stanno si condanna la nostra nazione ad un inesorabile definitivo declino.
Salvatore Valentino – Consigliere comunale PD
Presidente Associazione politico-culturale “Brindisi Democratica”
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