May 1, 2025

Lettera aperta al Commissario Prefettizio
Egr. Dr. Albertini, la S.V. la prossima settimana ritengo che, stante il lungo tempo ormai trascorso, assumerà una decisione in merito alla approvazione del bilancio preventivo del Comune di San Pietro Vernotico. Vorrei pubblicamente porre alla Sua attenzione una vicenda che, alla luce di una determina assunta dall’Arch. Delle Donne, ritengo di primaria rilevanza: la sanzione da infrazione comunitaria per la discarica Marciaddare.

 
La determina “salva bilancio” (nr.161 del 10.5.2.17) con la quale l’Arch. Delle Donne, modificando una precedente determina riguardante la predetta procedura di infrazione comunitaria, cancella €.988.233,50 dai debiti fuori bilancio assumendo che il Comune non ha responsabilità per i ritrdi nella esecuzione della opera pubblica (se non nei limiti del minor importo di €.98.000,00). Lo stesso giorno vi è una determina a firma dell’Ing. Morleo (il tecnico sostituito dall’Arch. Delle Donne) il cui contenuto riporta che il Comune di San Pietro Vernotico ha: indetto la gara per I servizi il 17.4.2015, impiegato un anno per aprire poche buste ed aggiudicare la gara (11.3.2016), ed un ulteriore anno (7.4.2017) per approvare il progetto (per sei mesi è stato ignorato visto il deposito avvenuto il 4.11.2017). Ogni sei mesi lo Stato e noi siamo chiamati a pagare €.200.000,00 di infrazione: se impegnamo un anno per aprire le buste delle offerte, può mai ravvisarsi una colpa di Ministero e Regione? No, ed allora dal 17.4.2015 al 7.4.2017 vi sono due anni (o quattro semestri) di ritardi e di infrazione da €.200.000,00 a semestre: €.800.000 che non possono essere addebitate ad altri ma che in ogni caso vanno inserite come passività potenziali. Il soggetto che approva il bilancio (sia esso la Giunta od un Commissario Prefettizio) non effettua una mera attività di registrazione contabile, deve entrare nel merito, avallando o meno ciò che altri hanno scritto, soprattutto se palesemente insostenibile. Per Delle Donne il Comune rischia di pagare solo €.98.000,00, neanche un semestre di ritardo. Il richiamo contenuto nella determina alle sentenze od alla nota del Ministero che ha congelato il pagamento della sanzione per pochi mesi del 2016 è inconferente per diversi motivi:

 
1) il Comune di San PIetro Vernotico non ha proposto impugnazione avverso la sanzione irrogata (a differenza dei comuni citati in determina che hanno ottenuto una sentenza dal Tar) e, come noto, gli effetti di una sentenza amministrativa non hanno un effetto cascata su coloro i quali hanno inteso fare acquiescenza all’atto.

 
2) la sentenza non ha dichiarato che i Comuni che hanno presentato ricorso sono esenti da responsabilità e da obblighi di pagamento, ma solo che l’istruttoria svolta dal Ministero, per individuare i livelli di responsabilità, non è stata adeguata, per cui il procedimento deve essere meglio istruito non potendosi applicare a tutte le discariche e quindi a tutti gli Enti eguali sanzioni e dovendosi valutare anche eventuali responsabilità per omesso controllo a livello di Regione e Ministero. Tali concetti incidono sui livelli di responsabilità, ma non possono di fatto azzerare una passività potenziale pari ad euro 980.000,00. E’ una farsa, si stanno falsando le voci di bilancio. Non vi è certezza del livello di responsabilità? Può darsi, ma qualcuno può mettere in dubbio due anni di ritardi ingiustificati come sopra indicati?

 

No, ed allora almeno la sanzione originaria e tre trimestri devono essere inseriti come passività potenziali. Al più si potrebbe calcolare la sanzione ad oggi maturata e dividerla per tre (visto che sono coinvolti Comune, Regione e Ministero), ma solo artatamente e falsamente si potrà scrivere in bilancio che il Comune è responsabile al più per poco meno di €.100.000,00 (tre mesi di ritardo). Comprendo le ragioni della amarezza dell’assessore Laudisa e della sua volontà di allontanarsi da una situazione che porta solo responsabilità erariali senza poter incidere su decisioni assurde assunte dal Sindaco e dai suoi fedeli sodali, ed attendo fiducioso di leggere come possa mai la Prefettura, organo periferico del Ministero e quindi di un Governo deferito alla Corte di Giustizia Europea per le discariche, ratificare un atto che nega responsabilità in capo al Comune, facendo proprio il principio secondo cui sarà il Ministero e la Regione a dover pagare la differenza. Come Cittadino di San Pietro Vernotico ed ex Sindaco (e quindi passibile di responsabilità in tale procedimento) non posso che esultare, ma non posso pensare che per approvare a tutti I costi un bilancio non già la Giunta ma un Commissario Prefettizio non consideri una evidente passività potenziale ben sapendo che il suo compito non è quello di inserire numeri (è sufficiente in tal senso l’ufficio finanziario) ma validare gli atti.

 

Naturalmente I consiglieri comunali che approveranno quel bilancio, ove mai il Commissario intenderà aderire alla posizione dell’Arch. Delle Donne, e rigetteranno l’emendamento di modifica che lo scrivente presenterà, si faranno carico di una decisione gravosa e pericolosa, ed a quel punto non si potrà fare altro che comunicare alla Corte di Giustizia Europea, alla Corte dei Conti, alla Regione ed al Ministero che, secondo il deliberato di un Organo Prefettizio e di chi ha approvato il bilancio, il nostro ente è potenzialmente responsabile solo nei limiti di meno di un trimestre di ritardo, per cui per la restante somma dovranno Ministero e Regione fare quanto necessario per pagare la sanzione.

 

Non posso accettare l’idea che, ammettendo che anche per San Pietro V.co ci sarà una istruttoria ulteriore, e dalla stessa dovesse risultare un maggior onere, si sia consentito al Sindaco di spendere soldi in altro e di non aver in forma cautelativa coperto, almeno in una ragionevole misura, tale passività potenziale.

 

Attendo con ansia il deposito del bilancio da parte del Commissario Prefettizio, ma se non sarà di tutela dei conti dell’Ente non potrò accettarlo supinamente.

Auspico poi che avendo inviato tre proposte di riconoscimento di debiti fuori bilancio si stia provvedendo ad istruirle prima di adottare qualsivoglia decisione.

 
Avv. Pasquale Rizzo

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