May 1, 2025

Di seguito riportiamo una lettera aperta inviata da Raffaele Iaia, segretario cittadino Udc, al Commissario Prefettizio Giuffrè ed al Direttore Generale dell’ASL Pasqualone

 

Troppo tempo si è perso nel produrre comunicati dal contenuto brillante ma inefficaci visto che il management aziendale sanitario va avanti spedito per la sua strada, con effetti devastanti per la salute dei cittadini.

 

E’ arrivato il momento della mobilitazione di massa che ha bisogno del supporto di tutti i sindaci e commissari della provincia di Brindisi che si DEVONO far promotori di un incontro istituzionale coinvolgendo il Commissario Prefettizio quale massima autorità sanitaria, Prefetto, e naturalmente il Direttore Generale della ASL, per invitare la ASL a fermarsi nel prendere ancora decisioni assurde senza tener conto degli effetti rovinosi che si stanno perpetrando nei confronti dei brindisini che hanno bisogno di salute e a rendere conto invece delle istanze prodotte dai sindacati e ancor più delle lamentele dei cittadini che affrontano quotidianamente il sistema sanitario pubblico.
Da anni si parla di de-ospedalizzazione preventivando una valutazione dei bisogni sanitari della popolazione, mettendo in campo una efficiente organizzazione dei servizi e cure territoriali accessibili a tutti, il rafforzamento dell’ADI ( assistenza domiciliare integrata), il potenziamento del pronto soccorso sia in termini di organico che strutturale, la creazione della cittadella della salute da posizionare nell’ex ospedale Di Summa, tanto è che per la prima volta nella storia dei bilanci sanitari regionali fu prevista una somma da destinare al territorio maggiore rispetto a quella da destinare agli ospedali, ed invece in questo ultimo periodo avviene tutto l’opposto, la tendenza è stata invertita inopinatamente con tutte le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti ( o quasi tutti).

 

L’ accentramento presso l’Ospedale Perrino di tutto e anche di più, con la chiusura dei piccoli ospedali dove insiste però una forza lavoro che purtroppo viene sottoutilizzata, ha portato ad incrementare un pericolosissimo fenomeno che è la mancanza dei posti letto che risultano assolutamente non sufficienti per coprire la domanda di salute con conseguenze che sono nell’alveo della denuncia penale , e che porta a pericolose reazioni degli utenti che scaricano la loro collera sugli operatori che non hanno colpe ma che lavorano con disagio anche se applicano la loro alta professionalità.

Assurdo vedere che servizi territoriali ( vedasi il laboratorio di analisi presso ex Di Summa) pur efficienti siano stati espropriati delle loro funzioni a vantaggio forse del privato, a causa di decisioni cervellotiche che portano esclusivamente a disastri in termini economici ma sopratutto di qualità offerta agli ignari cittadini che soccombono alle determinazioni della ASL che interpreta la salute come un grazioso regalo da offrire al Presidente nonchè assessore alla salute della Regione Puglia che impone le regole affidandosi ai burocrati di Palazzo che probabilmente si curano altrove perchè qui il sistema pubblico è ridotto al collasso.

E in conclusione cosa fa la stessa Regione per salvaguardare una sua partecipata (Sanitaservice)?

 

Nulla se non applicare una sentenza che esce fuori da una pessima gestione del problema e che coinvolge come al solito solo Brindisi, ed è su questa questione che il management della ASL deve mostrare gli attributi perchè ci risulta che l’unica partecipata a subire questo è quella di Brindisi pur avendo unica nella Regione un bilancio positivo.
Spesso contrastare il padrone incentiva la dignità che ognuno di noi dovrebbe avere.

 

Il commissario cittadino UCD
Raffaele Iaia

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