May 9, 2025

Il Sindacato Cobas sostiene e partecipa  alla manifestazione organizzata dai lavoratori e dai parenti degli ospiti della Residenza socio sanitaria assistenziale Pinto –Cerasino di Ostuni , che si svolgerà a Bari il 6 Settembre attraverso un corteo che parte  alle ore 9,00 dall’angolo via Capruzzi-via Amendola e successivo sit-in sotto la sede del Consiglio Regionale di via Capruzzi che in quel giorno si riunisce.

 

Motivo della manifestazione è quello di avere una risposta , così come da impegno preso , su quale possibile soluzione dare al taglio del numero degli anziani riconosciuti come ospiti delle strutture da parte  della Regione  dopo le ultime decisioni in merito prese a Marzo 2016 dalla stessa Regione.

 

La Regione Puglia ha deciso da qualche mese di rivedere i criteri con cui decidere la possibilità di ingresso o permanenza  per anziani all’interno delle strutture denominate RSSA ( Residenze socio sanitarie assistenziali).

 

Queste nuove direttive  hanno  portato al riconoscimento da parte della Regione,   a  differenza della situazione precedente , a  nemmeno il 40% degli ospiti presenti attualmente.

 

Questo significa che centinaia di anziani della nostra provincia possono essere buttati in mezzo alla strada da parte degli enti gestori delle strutture interessate.

 

E’ il caso della RSSA Pinto Cerasino che su 45 ospiti la Regione riconosce da pochi mesi il pagamento solo per 15 di loro.

 

Sono così nati problemi per la permanenza nella struttura per gli ospiti “in esubero” e  per i lavoratori  che sono 40 unità .

 

I 30 anziani definiti dalla Regione senza diritto  di cui molti con gravi patologie sono sostenuti ancora dalla cooperativa Orizzonti nella permanenza nella struttura ; la cooperativa che gestisce la struttura    non ha certamente il coraggio di buttarli in mezzo alla strada ,  ma che comincia a non saper più come fare ad andare avanti.

 

Per gli stessi soci della cooperativa sono nati  problemi di mancato pagamento degli stipendi in quanto gli introiti delle rette sono diminuite del 70%.

 

Il Sindacato Cobas , entrato da qualche mese come sindacato nella struttura , ha lavorato alacremente per porre il problema di cosa fare per questi anziani “senza diritto” prima alla direzione ASL di Brindisi e poi alla Regione.

 

Al punto tale che la stessa Regione ha dovuto accorgersi dei problemi che aveva creato con delle decisioni che lasciavano per strada delle persone bisognose di cure , esseri umani che hanno diritto quindi ad interventi del servizio sanitario nazionale.

 

Siamo al punto quindi che la Regione si sta interrogando , attraverso l’Avvocatura di Stato , se gli anziani ospiti attualmente hanno diritto ad un sostegno ed  eventualmente a  quale tipo di sostegno ?

Una risposta al più presto va comunque data , perché non è una qualsiasi “patata bollente” ma si tratta della vita di centinaia di persone tagliate fuori da qualsiasi  opportunità di cura .

 

La proposta del Cobas avanzata prima alla Asl di Brindisi e poi alla Regione Puglia è quello di trovare  una soluzione magari per linee interne alle attuali strutture ; magari riconvertendole secondo eventuali  decisioni future della Regione , per salvaguardare gli anziani e i lavoratori.

 

I lavoratori ed i parenti degli ospiti a Bari non saranno quindi soli , ma avranno al fianco anche la Amministrazione Comunale con il Sindaco Gianfranco Coppola e l’Assessore Maristella Andriola , che tanto hanno investito in quella struttura per rimetterla in ordine e che sostengono delle spese per mantenerla attiva.

 

La RSSA Pinto-Cerasino ,un patrimonio sociale ed umano che la Amministrazione non vuole assolutamente che venga vanificato!

Tutti insieme a Bari a per affermare il diritto degli anziani ad avere le cure appropriate !!!

 

 

Per il Cobas Roberto Aprile

 

 

 

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