Colpo di scena nelle indagini sulla sparatoria di Piazza Raffaello in cui ha perso la vita Mino Tedesco, 52 anni, ed è stato gravemente ferito il figlio Luca, 32 anni.
Alessandro Coffa, 32 anni, fermato lunedì scorso in quanto indiziato di omicidio in concorso e tentato omicidio in concorso, è stato scarcerato sebbene abbia visto convalidato il proprio fermo.
Per la Dott.ssa Chimenti e per il Dott. Maurizio Saso, rispettivamente pm e gip del Tribunale di Brindisi, non vi sarebbero gravi indizi di colpevolezza a comprova dell’accusa. In parole povere non è emerso che Coffa sia uno degli autori materiali dell’omicidio di Cosimo Tedesco e del ferimento del figlio Luca.
Insomma è probabile che Coffa fosse presente sul luogo della sparatoria ma che non sia stato lui ad esplodere i colpi di pistola.
In ogni caso, per fugare ogni dubbio, si attendono i risultati della prova stub a cui Coffa è già stato sottoposto
Adesso il cerchio dei possibili responsabili di omicidio e tentato omicidio si stringe attorno a due elementi che si sono resi irreperibili e che, allo stato, sono indagati per concorso in omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
Si tratta di Andrea Romano, 28 anni, e Alessandro Polito, 31 anni.
Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi sotto il coordinamento del pubblico ministero Iolanda Chimenti, hanno dipinto un quadro chiaro della situazione: il delitto è scaturito da una lite per futili motivi che ha scatenato una guerra tra famiglie.
A quanto pare tutto sarebbe partito la sera di Halloween nel corso di una festicciola per bambini: la figlia di Polito, con la mano sporca di torta, avrebbe accarezzato il piccolo figlio di Luca Tedesco.
Ne è scaturita una lite tra donne a cui ha fatto seguito l’incontro di Piazza Raffaello.
Si doveva discutere ma la lite è degenerata, qualcuno ha estratto un’arma da fuoco ed ha sparato al corpo.
Cosimo Tedesco è stato colpito ad un polmone ed è deceduto qualche ora dopo il ricovero presso l’Ospedale Perrino di Brindisi.
Luca Tedesco, invece, è stato colpito allo stomaco. In un primo momento le sue condizioni di salute non erano apparse serie ma, ben presto, si sono aggravate ed i medici lo hanno sottoposto ad una Tac che ha consigliato di procedere ad un’operazione d’urgenza. L’intervento ha scongiurato un rischio imminente ma le sue condizioni permangono gravi ed il giovane è tuttora ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata.
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