May 17, 2025

Nel corso dell’attività investigativa i Carabinieri della Compagnia di Francavilla hanno ricostruito la dinamica del tentato omicidio, avvenuto sull’uscio al primo piano dell’appartamento abitato da Dario Caniglia.

 

Sicuramente nell’ambito di un violento litigio per futili motivi di vicinato tra i due al culmine del quale, il D’Angela ha aggredito Caniglia esplodendogli un colpo d’arma da fuoco al braccio destro e al collo colpendolo anche quando era riverso a terra con il calcio dell’arma.

 

Il padre dell’autore del tentato omicidio, Cosimo D’Angela ha successivamente provveduto ad occultare l’arma all’interno del bagno della propria abitazione lì adiacente nascondendola all’interno di un involucro unitamente a 15 cartucce calibro 16 e una cartuccia calibro 20 e collocandole dietro lo scaldino.

 

L’arma è un fucile monocanna calibro 20 con canna mozzata risultato provento di furto a casa di una persona anziana evento avvenuto in Ceglie Messapica nel 1979.

 

Cosimo D’Angela, unitamente al figlio è stato arrestato per il reato di detenzione illegale di fucile e per aver modificato l’arma mediante l’asportazione delle canne e di parte del calciolo, alterandola al fine di renderne più agevole l’uso e l’occultamento.

 

Gli arrestati dopo le formalità di rito sono stati associati nella casa circondariale di Brindisi.

 

La vittima sottoposta ad intervento chirurgico è ricoverata nel reparto rianimazione dell’Ospedale Perrino, in prognosi riservata.

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