May 7, 2025

Genere: Post-punk/Dark wave

I The Estranged sono un terzetto di Portland giunto con l’omonimo album al quarto LP pubblicato nella loro carriera. Alla luce del genere proposto, post-punk tipicamente anni 80′, colpisce il background dei componenti, tutti impegnati nella scena crust hardcore e membri di gruppi quali: Hellshock, From Ashes Rise, Lebenden Toten and Remains of the Day, soprattutto alla luce dell’ottimo risultato raggiunto. The Estranged è un gran bel disco di musica romantico-decadente che guarda costantemente ai capisaldi del genere: Joy Division, Cure e Bauhaus, senza dimenticare le influenze degli Echo and The Bunnymen e le melodie sofferte degli Smiths, i cui echi morriseyiani emergono nella voce calda e sofferta del cantante.

Ascoltando The Estranged si viene catapultati in un universo sonoro definito e preciso, che lascia spazio solo ad estemporanee influenze alternative, senza però mai perdere di vista il bersaglio, restituendo una perfetta macchina del tempo sonora. Il basso è incalzante ed onnipresente come in “Hide” ed “If Everything”, tessendo riff carichi di groove come la scuola Joy Division insegna, le chitarre sono stalattiti appuntite che sembrano essere spuntate fuori da Pornography, Closer e Crocodiles (con i dovuti distinguo, ovviamente) mentre la batteria è spesso sostenuta, conferendo al tutto quell’urgenza tipicamente post-punk. “Forever Been Erased” e “Fatalist Flaw” sono i manifesti programmatici di un genere in continuo spolvero che non smette di fare proseliti. “Another Stab” è un brano potente, giocato sul contrasto lancinante fra il calore del basso e la chitarra glaciale, con la voce impegnata a sferrare il colpo di grazia. La conclusiva “The Ride” chiude l’album aggiungendo un sottofondo di tastiere che riesce nell’intento di ricreare un atmosfera ancora più rarefatta e glaciale. Un disco da non perdere per gli amanti del genere.

James Lamarina

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