Grande giornata quella di ieri, grande giornata ….
… a Bari per la manifestazione “Vendola incontra la figlia del Che”; non mi sarei perso questo incontro epocale per tutto l’oro del mondo …
Vendola, Nichi Vendola, il nostro presidente incontra nientemeno che la figlia del “Che” ..
si, proprio lui: il comandante Ernesto Che Guevara
… sti cazzi …
proprio sua figlia, mica roba così …
mica la figlia del dottore che faceva l’amore con tre civette sul comò …
mica la figlia del re che passa sotto il ponte e rompe tutte e tre le bombe …
no-no, proprio lei, invece, la figlia di “Che Guevara”, quello delle magliette e dei cappellini …
quello che quando a Cuba non c’era più nessuno a cui sparare se ne andò in Africa che ormai ci aveva preso la mano …
quello del viso nero su sfondo rosso che sta dipinto sul muro di casa di mia zia che lei ancora sta iastimando e lo lava ogni giorno con la varichina ma la vernice non ne vuol sapere …
quello che spunta ogni tanto su qualche cartellone del concerto del primo maggio a piazza del popolo a Roma …
insomma, sono andato a riprendere il mio Eskimo verdone, mi sono messo gli anfibi militari che quasi non mi vanno più,
(la barba, in previsione, l’avevo lasciata crescere già da due settimane),
mi sono procurato un paio di grammi di quella buona che se qualcuno te la chiede non puoi fare la figura di ‘mmerda che non ce n’hai,
mi sono messo un po’ d’olio nei capelli che per un errore avevo lavato il giorno prima, cartine, macchinetta per le sigarette, tessera contraffatta della “Fabbrica di Nichi” e vaiiiii …
arrivo a Bari che sono le 4 e mezzo …
fuori dalla sede del consiglio c’è già un po’ di gente …
le bandiere e gli striscioni non si contano …
molti sono in spagnolo e non li capisco, mi concentro su quelli scritti in italiano … c’è un “Berlusconi porco”, un “Salviamo Torre Guaceto”, un “No tav, No tap”, un fotomontaggio di Don Ciotti col sigaro ed il basco, un alcolico “Cuba libre”, un “Ugo ama Roberto”, un Jimi Endrix con cannone in bocca e chitarrona ecc ecc …
più in là quattro ragazzi di sedici-diciassette anni bruciano una bandiera inglese e una israeliana ma nessuno se li caca … qualcuno gli chiede che centra la bandiera inglese … nasce una zuffa fra loro e si danno dell’ignorante a vicenda … hanno sbagliato bandiera ma si scusano dicendo che è la stessa cosa perché anche in America si parla inglese …
intanto non si riesce più a sentire niente …
Bobo Aprile, dietro lo striscione “NO AL CARBONE” parla ad altissima voce in un megafono …
alle cinque meno un quarto si apre il portone ed è subito ressa …
rimango schiacciato fra due ragazze con un lato del cranio rasato e un ciuffo di capelli verdi dall’altro …
già che ci siamo, lì, così schiacciati, scambiamo due chiacchiere …
sono delle tipe ambigue …
mi dicono che vengono da Bisceglie …
si presentano con i loro nomi face book …
una è “Kaira news” e l’altra “Zuffa Milton” …
io mi presento come “Old red” che come Apunto Serni so di rischiare molto …
la fila tutto sommato è veloce ed arriviamo subito alla porta dove due energumeni in giubbotto jeans e capelli bianchi lunghi non vogliono fare entrare Roberto Fusco perché troppo ricco per una manifestazione del genere …
sento appena la voce dell’avvocato che si difende sciorinando i nomi di tutti gli amici di sinistra che potrebbero garantire per lui … non gli credono e lo guardano schifati … quando, oramai a corto di nomi, Roberto fa il nome del Notaio Errico vedo che viene preso di peso e portato sul retro per non so quali misteriose operazioni …
poi non lo rivedo più …
io sono quasi dentro ma le due ragazze vicino a me vengono fermate …
le guardie giurate la sanno lunga, con gesti veloci e decisi tirano con forza i capelli posticci di Kaira e Zuffa e scoprono all’improvviso i visi di Consales e Marchionna che vengono immediatamente fatti uscire tra fischi e pernacchie del vero popolo della sinistra dura e pura …
il vicesindaco insiste …
dice che vorrebbe un selfie con Vendola e la figlia del Che da utilizzare nella prossima campagna elettorale per sfondare a sinistra … dal “hijo de puta” capisco in un momento che i bodyguards sono di madre lingua spagnola …
(continua)
A.Serni
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